Dal 29 novembre al 1° dicembre 2021, la Croce Rossa Italiana insieme con il CCA (Centro per la Cooperazione con l’Africa) della Croce Rossa Spagnola ha ospitato a Roma la riunione del Bureau dell’ACROFA (Association des Societes Nationales Africaines de la CroixRouge et du Croissant-Rouge francophones lusophones e hispanophones). L‘ ACROFA è formata da 32 Società Nazionali africane e 6 Società Nazionali osservatrici, tra cui la Croce Rossa Italiana. Nella riunione di Roma, oltre ai membri del Bureau (le Società Nazionali di Guinea Conakry, Burkina Faso, Senegal, Burundi e Comore), erano presenti i presidenti della Croce Rossa di Spagna, Francia e Italia, oltre che rappresentati della Federazione Internazionale (IFRC) e del Comitato Internazionale (ICRC). 

Alla presenza del Presidente CRI e IFRC, Francesco Rocca, e del presidente dell’ACROFA, Youssuf Traorè, si sono svolti i lavori preparatori per l’Assemblea Ordinaria prevista per il 2022 in Burundi e una prima pianificazione delle future iniziative dell’ACROFA basandosi sulle necessità e le priorità strategiche evidenziate dalle Società Nazionali coinvolte. Inoltre, durante la riunione sono state affrontate e discusse le principali sfide umanitarie delle comunità che le Società Nazionali quotidianamente affrontano.Questa edizione ha visto la realizzazione di tre workshops. Il primo riguardante la situazione umanitaria nella regione del Sahel, con un’introduzione da parte del Presidente Rocca e con un Panel di esperti che includeva, tra gli altri, il  Segretariato Generale del gruppo Sahel+ e il coordinatore per le Migrazioni in Africa Occidentale della Federazione.

Il workshop, trasmesso online per permettere la partecipazione di altre Società Nazionali della regione, ha evidenziato infatti come l’area del Sahel, caratterizzata da vulnerabilità croniche, rappresenti il centro di molteplici crisi umanitarie, dovute a una serie di fattori quali l’insicurezza alimentare, l’instabilità politica, gli effetti del cambiamento climatico (causa di frequenti inondazioni e carestie), la diffusione di virus da Ebola e Covid-19 e la relativa mancanza di strumenti adeguati per il contenimento e la gestione delle epidemie, nonché le difficoltà di accesso a cure e vaccinazioni. Inoltre, grande attenzione è stata posta alla questione delle migrazioni regionali e cross-regionali, in quanto il Sahel rappresenta una delle principali aree di transito dei flussi regionali e il punto di partenza di molti migranti per la rotta atlantica-mediterranea. La regione e la tematica vede impegnata CRI sia tramite supporto diretto alle consorelle del Network ACROFA che attraverso la Federazione. Il secondo workshop, organizzato dalla Croce Rossa Francese, ha riguardato la Red Social Innovation:  iniziativa, realizzata insieme con la Croce Rossa Spagnola e la Solferino Academy, che promuove la diffusione e la condivisione di soluzioni innovative in risposta ai bisogni sociali e alle necessità delle comunità più vulnerabili. A tal fine è stata creata una piattaforma online dove condividere buone pratiche all’interno e all’esterno del Movimento, supportare e valorizzare le iniziative con particolare impatto sociale, realizzate in diversi contesti e facilmente replicabili, e promuovere il trasferimento di conoscenze e competenze tra le Società Nazionali e i partner. Nel corso del workshop sono state presentate alcune delle iniziative promosse da alcune Società Nazionali in diversi ambiti, quali la promozione di nuove strategie e metodi innovativi per il lavoro condiviso, la diffusione di modelli economici innovativi, digital tech e la costruzione di partnership ad alto impatto sociale.  Il terzo e ultimo workshop, organizzato da CRI, era centrato sui concetti chiave di localizzazione e di rafforzamento delle capacità degli attori locali. Durante il workshop le Società Nazionali partecipanti hanno avuto modo di complimentarsi con CRI per il lavoro svolto e per il sostegno offerto; particolare attenzione è stata posta sul ruolo chiave che le Società Nazionali Africane possono avere e sugli elementi che rivestono una priorità strategica per CRI e per ACROFA: una leadership preparata e consapevole, in possesso di una chiara visione strategica; una presenza capillare su tutto il territorio per fornire accesso, vicinanza e per rafforzare le comunità; delle risorse umane (siano esse volontarie o dipendenti) formate e competenti; una adeguata sostenibilità finanziaria; una cultura della trasparenza e della responsabilità nei confronti di beneficiari e partner, in modo che questi ultimi possano agire in coordinamento e in complementarietà con la Società Nazionale stessa. 

In quest’ottica, il Presidente Rocca, a nome della CRI e dell’ IFRC, ha voluto ribadire il suo pieno appoggio al lavoro dell’ACROFA come network di attori locali impegnati in prima linea, e ha sottolineato l’impegno della IFRC a supporto delle Società Nazionali africane nell’affrontare queste sfide e nel perseguire obiettivi strategici comuni per l’Agenda africana 2030. 

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