Giornata Persone Scomparse. Rocca: “Ripristino dei legami familiari è un nostro dovere”

Decine di migliaia di famiglie, in tutto il mondo, senza notizie dei propri cari. Il presidente della CRI: “Il nostro obiettivo è alleviare la sofferenza delle persone più vulnerabili”.

Poche settimane fa Juniò ha riabbracciato la mamma a Crotone. Qualche mese prima Alvin aveva fatto ritorno in Italia, dal papà e dalle sorelle. Juniò e Alvin, due bambini che hanno potuto riavere indietro la loro infanzia rubata, due vicende che hanno fatto il giro del mondo. Due “storie simbolo” del delicato, difficile e lento lavoro che ogni giorno gli operatori Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana portano avanti – insieme ai colleghi del Comitato Internazionale e delle altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – per cercare di riunire famiglie divise da conflitti, carestie e migrazioni in tutto il mondo.

“Il nostro obiettivo è quello di alleviare la sofferenza delle persone più vulnerabili, di tutti gli Alvin e i Juniò del mondo. Riconosciamo l’importanza del nostro dovere di ripristinare i legami familiari e non risparmiamo sforzi per far fronte a questa responsabilità oggi e in futuro”, ha spiegato il presidente della CRI, Francesco Rocca.

Da oltre 160 anni il Movimento di Croce Rossa opera in tutto il mondo, grazie a una rete composta da 191 Società Nazionali, per riunire famiglie separate da crisi umanitarie, ma anche per offrire loro assistenza e servizi utili a mantenere e preservare tali contatti. Sono oltre centomila le persone dichiarate scomparse dalle proprie famiglie, che si sono rivolte alla rete della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa nel tentativo di rintracciarle.

Anche per questo, da ormai sette anni è operativa “Trace The Face”, una piattaforma web con quasi seimila immagini di persone che stanno cercando i loro parenti scomparsi e grazie alla quale, fino ad oggi, oltre duecento famiglie hanno potuto rintracciare i propri cari.

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