È bastato un attimo per cambiare la visione che ognuno aveva del mondo. Ciò che costituiva la movimentata quotidianità è stato messo in pausa dal Coronavirus, costringendo tutti a rallentare e ripensare il modo in cui interagire con gli altri. Questo è avvenuto anche per le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che hanno dovuto identificare nuove strategie per rispondere ai bisogni delle persone e, allo stesso tempo, garantire l’aggiornamento e la formazione dei propri operatori, non solo in ambito sanitario.
La formazione virtuale del CCM ai tempi del Covid
In tale contesto anche il Centro per la Cooperazione nel Mediterraneo (CCM), al cui interno sono presenti due delegati internazionali della Croce Rossa Italiana dedicati alla gioventù e alle migrazioni, ha dovuto ripensare interamente a come poter continuare a supportare le Società Nazionali nello sviluppo e nel rafforzamento delle proprie capacità. Essendo venuti meno i tradizionali momenti di incontro e formazione organizzati dal CCM, per continuare a offrire sessioni formative-informative a volontari e staff, sono stati implementati nuovi strumenti e canali virtuali che hanno permesso di ampliare notevolmente il bacino dei potenziali partecipanti.
Tratta degli esseri umani: le iniziative intraprese
Un esempio è il corso online sui rischi della tratta degli esseri umani, il cui gran numero di iscritti alla prima edizione ha fatto sì che ne venisse attivata una seconda. Tra le 300 persone che hanno frequentato le video-lezioni, c’erano sia membri del Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sia appartenenti ad altri organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni e la FAO. In totale sono state 36 le nazionalità rappresentante, con partecipanti provenienti anche da Paesi come Bangladesh, Sri Lanka, Uruguay, Madagascar, Ghana, Ecuador e molti altri. Il corso online è stato inoltre un’occasione di training e approfondimento per 59 tra volontari e dipendenti della Croce Rossa Italiana. La tratta degli esseri umani, tema su cui il Centro per la Cooperazione nel Mediterraneo si sta sempre più concentrando negli ultimi anni, è stata oggetto anche di una campagna di sensibilizzazione online che ha visto la creazione di una serie di grafiche, una per ogni mese dell’anno, tradotte in 12 lingue. Le pubblicazioni regolari sui canali social delle 10 Società Nazionali aderenti al progetto, hanno permesso una vasta diffusione dei messaggi di sensibilizzazione volti a rendere più accessibile il tema a chi non è del settore e spiegare i differenti elementi che lo compongono. Infine, in occasione della giornata mondiale contro il traffico di persone, il CCM ha organizzato un webinar intitolato “Exploring the Risks of Human Trafficking in a Changing World”. In questa sessione informativa, esperti e volontari della Croce Rossa hanno spiegato la natura della tratta di esseri umani con un focus sull’impatto che la pandemia ha avuto sul fenomeno.
Altantis si trasforma in eAtl@antis
Tra le attività del Centro che sono necessariamente dovute mutare a causa del Covid-19 e delle restrizioni di movimento, c’è Atlantis, il tradizionale campo dedicato alla gioventù del mediterraneo, giunto quest’anno alla XVI edizione. In questo caso il CCM ha reinventato interamente la formula dell’evento che, approdato nel mondo virtuale, ha cambiato nome in eAtl@antis. Nonostante le singole sessioni si siano svolte su una piattaforma online, messa a disposizione dalla Croce Rossa Spagnola, hanno comunque conservato il dinamismo e l’approccio non formale alle tematiche trattate. L’organizzazione di eAtl@antis è stata supportata, inoltre, dalla Croce Rossa Italiana, che ha messo a disposizione l’esperienza di due suoi formatori per la facilitazione di alcune sessioni e di tre volontari per lo sviluppo della linea di visibilitá e della comunicazione dell’evento. A ciò si aggiungono i sei volontari italiani che hanno preso parte all’iniziativa in qualitá di partecipanti. eAtl@ntis ha dato modo al CCM di sperimentare diverse applicazioni online, ampliare l’uso dei propri canali social e aprire anche un canale Telegram. Sono state inoltre organizzate per la prima volta delle dirette Instagram con ospiti provenienti da differenti realtà del Movimento quali, la Solferino Academy, il Red Cross Red Crescent Climate Center, il Global Network for Women leaders, e lo Youth as Agents of Behavioural Change (YABC) initiative.
Un concorso per ridurre l’impatto ambientale
Tra le altre iniziative portate avanti dal CCM c’è anche il recente lancio del Greening the Red Contest, un concorso pensato per promuovere azioni concrete finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività svolte dai volontari, come ad esempio l’adozione di nuove procedure per spostare l’operatività online, o nuovi processi a ridotto impatto ambientale in grado di ridurre lo spreco di risorse. Il tutto prendendo in particolare considerazione i programmi e i metodi organizzativi dei comitati territoriali delle Società Nazionali nel bacino del Mediterraneo.
Tutto ciò dimostra che se il mondo non smette di muoversi e di mutare, non può nè deve farlo nemmeno la Croce Rossa, per rimanere al passo coi tempi e adattare la sua azione, giorno dopo giorno. Per far ciò la formazione di volontari e staff risulta fondamentale, perché solo con la continua preparazione gli operatori di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa possono continuare a intercettare e rispondere ai bisogni dei più vulnerabili.
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