Un aiuto per garantire interventi in emergenza e supporto psicologico
Sono trascorsi sei mesi da quando, il 20 gennaio scorso, il presidente cinese lanciò pubblicamente l’allarme su una possibile epidemia causata da un nuovo ceppo influenzale chiamato COVID-19, nuovo coronavirus. Oggi, il mondo conta centinaia di migliaia di morti e milioni di contagiati: oltre 6 mila, secondo l’Autorità Nazionale Palestinese, nella sola Palestina.
Nel febbraio 2020, la Mezzaluna Rossa Palestinese ha così iniziato a prepararsi per una eventuale diffusione del virus nel paese, facendo una rapida valutazione per identificare i bisogni più urgenti della fascia di popolazione più a rischio in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
Dopo aver lanciato una richiesta di supporto internazionale, la Consorella Palestinese ha ricevuto un contributo di 3,62 milioni di dollari americani, sia da parte di membri del Movimento che da partner esterni. La Croce Rossa Italiana, in prima linea per il sostegno delle popolazioni più bisognose nei territori Palestinesi, dove è presente con una delegazione da oltre 20 anni, è corsa in aiuto della Mezzaluna Rossa Palestinese con uno stanziamento di fondi che ha permesso ai team sul territorio di continuare il proprio lavoro.
Grazie al contributo della Croce Rossa Italiana, infatti, sono stati garantiti i servizi medici di emergenza (EMS), fondamentali per far fronte al numero sempre crescente di pazienti positivi al COVID-19, soprattutto nella Striscia di Gaza, così come altri servizi sanitari necessari nei centri di assistenza delle comunità più colpite, con una particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili come i bambini, le donne in gravidanza e le persone con disabilità o malattie croniche.
Anche nell’ambito del supporto psicosociale, che da anni ormai vede Croce Rossa Italiana impegnata in Palestina, la Consorella ha saputo rispondere all’emergenza: tramite telefonate e meeting online non solo si è dato continuo supporto psicologico alle famiglie rimaste isolate durante la quarantena imposta dal governo ad aprile, ma si è anche permesso agli studenti con problemi di udito del College di Al-Amal, nella città di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, di continuare la loro istruzione telematica.
Infine, il contributo della Croce Rossa Italiana ha permesso di poter assumere 20 studenti del College per supportare gli impiegati della Mezzaluna Rossa Palestinese nella distribuzione di guanti, mascherine, tute isolanti, disinfettanti, e anche razioni di cibo per i più bisognosi.