Cavalieri al merito della Repubblica: onorificenza a Volontari Croce Rossa e al rider che aveva donato 1000 mascherine alla CRI
Tra i 57 cittadini, insigniti dal Capo dello Stato Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavalieri al merito della Repubblica per l’impegno mostrato durante l’emergenza Covid-19, c’è anche un’importante rappresentanza della Croce Rossa Italiana.
A essere nominati dal Presidente sono stati, infatti, Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege, volontari della Croce Rossa del Comitato di Riccione a cui è andato il riconoscimento per aver risposto prontamente all’appello della Lombardia che, nelle settimane più drammatiche dell’emergenza, aveva chiesto il supporto di medici e personale sanitario. I due volontari CRI, insieme a moltissimi altri accorsi da tutta Italia, hanno scelto di dare il loro contributo e sono partiti per aiutare le aree più colpite dell’emergenza. “Ho subito dato la mia disponibilità ad aiutare”, racconta Marco, 35 anni e da ben 13 in Croce Rossa. “Siamo partiti il 24 marzo per il Centro Bresso, dove alloggiavamo, e per 10 giorni abbiamo prestato servizio senza sosta nel bergamasco”, racconta. “In servizio dalle 8 del mattino alle 10 di sera, le chiamate arrivavano una dietro l’altra. Ci siamo occupati del 90% degli interventi di trasporto per pazienti Covid-19”, spiega. Insieme a lui c’era Yvette, 45 anni e mamma di due figli, originaria del Congo ma riminese d’adozione. “Ho iniziato il volontariato in Africa. Poi nove anni fa sono arrivata in Italia e da 3 sono entrata a far parte del Comitato Croce Rossa di Riccione”. Entrambi sorpresi ed emozionati per il merito riconosciuto loro dal Capo dello Stato. “Un merito che voglio davvero condividere con tutti i volontari”, conclude Marco.
Insieme a loro anche Greta Stella, fotografa professionista e volontaria temporanea della Croce Rossa presso il Comitato di Loano, in provincia di Savona. A lei la nomina per il reportage fotografico sull’attività quotidiana svolta con dedizione e amore dai volontari. “Sono meravigliata e onorata che la più alta carica dello Stato sia venuta a sapere del mio lavoro”, commenta. “Entrare a far parte della CRI è stata una scelta naturale e istintiva, un gesto d’amore per il mio Paese quando ero tornata dopo un anno in Canada. Dopo due settimane di servizio ho capito che la fotografia sarebbe stata essenziale per raccontare l’operato dei volontari. Così ho deciso di realizzare un reportage. Era importante raccontare un atto volontario di tanti. Tra loro c’è chi ha perso il lavoro per la pandemia e, nonostante ciò, ha deciso di donare il suo tempo”.
L’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica è stata, infine, assegnata anche a Mahmoud Lufti Ghuniem, rider palestinese in Italia dal 2012, nominato per il servizio reso alla comunità nelle settimane più drammatiche dell’emergenza. Da parte sua, infatti, il generoso acquisto di uno stock di mille mascherine donate poi alla Croce Rossa di Torino, città in cui vive. “Ho fatto una cosa semplice: tutte le persone che vivono in Italia hanno una responsabilità verso questo Paese”, commenta. “Prima della quarantena c’era tanta gente che scherzava sul virus e non prendeva la cosa seriamente. Io lavoro come rider e, in alcuni ristoranti, mi hanno detto che non potevo entrare con la mascherina perché spaventavo i clienti. Allora ho capito che dovevo fare qualcosa, volevo fare una campagna di sensibilizzazione”, racconta. “Avevo pensato a un banchetto per strada”, poi ha scelto di donare alla Croce Rossa le mascherine che aveva acquistato. “Per fortuna ora abbiamo passato quel periodo difficile”, conclude.
A rappresentare la Croce Rossa per il merito riconosciuto dal capo dello Stato, inoltre, anche la farrese Ariella Testa, dal 2002 presidente del comitato della Croce Rossa di Gorizia che, già nominata in precedenza per l’onorificenze di Cavaliere al merito della Repubblica, ha ricevuto il diploma commemorativo durante una cerimonia ufficiale al Palazzo del Governo in occasione della Festa della Repubblica.