“Voglio sentirmi utile”. A 87 anni realizza mascherine in casa e le dona alla Croce Rossa

“Mi sono detta perché non provarci? Ho il cotone, la macchina da cucire, tanto tempo libero e delle mie mani mi posso ancora fidare. Così ho cercato un contatto con la Croce Rossa”. A 87 anni, instancabilmente, la signora Maria trascorre dalle due alle tre ore al giorno con la sua macchina da cucine per confezionare mascherine da donare al Comitato Municipio 5 di Roma. “Quando ho chiamato hanno subito accettato con entusiasmo – racconta – così ho iniziato ‘la produzione’”.
Una ‘produzione’ come lei la definisce tutta fatta a mano e soprattutto fatta in casa. L’angolo della cucina con la macchina da cucire è diventata la sua postazione fissa mentre il salone è pieno di buste e scatole per la consegna ai volontari CRI. Le fasi della lavorazione sono ormai consolidate: si inizia dalla preparazione del cotone e degli elastici, poi si passa alla cucitura e infine allo stiraggio con un ferro da stiro a vapore. Un procedimento che richiede dai 10 ai 15 minuti per ogni mascherina ma la signora Maria cuce senza sosta. “Ho già donato 130 mascherine alla Croce Rossa – continua – altre 80 già sono pronte e ho la stoffa per prepararne altre 30”. Quando i volontari CRI arrivano per il ritiro e per la consegna di altro materiale per cucire è una festa: “Quello che mi rende più felice è sentirmi utile”.
Le mascherine fatte in casa chiaramente non hanno la
certificazione CE motivo per cui il Comitato non le distribuisce né alla
popolazione né tantomeno agli operatori che utilizzano con la massima
attenzione i Dpi (Dispositivi di Protezione Individuale) previsti nei servizi
di trasporto e assistenza. Tuttavia, la donazione della signora Maria è un
esempio di quello che la Croce Rossa considera ‘Il Tempo della Gentilezza’ in cui ogni ognuno fa la sua parte e in
cui ogni piccolo gesto può fare la differenza.

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