Clavier, sulla Via delle Alpi il Safe Point della CRI

“Informiamo i migranti sui pericoli del viaggio e gli forniamo un’alternativa”

 
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Non sono ancora arrivate le abbondanti nevicate invernali, eppure la notte la temperatura già scende vicino allo zero. La Via delle Alpi, in alta Val di Susa è la strada che decine di persone migranti tentano ogni giorno per raggiungere la Francia.

L’ultima cittadina italiana prima del confine è Claviere: 210 abitanti in tutto e nessuna struttura di accoglienza dove trovare rifugio. Da lì attraverso il bosco o i difficili sentieri di montagna in molti cercano di oltrepassare il confine, spesso senza successo, rischiando di passare la notte al freddo senza cibo né acqua. Per questo ogni sera è attivo il presidio mobile della Croce Rossa Italiana, che “in accordo con le Istituzioni locali, cerca di intercettare le persone migranti in difficoltà sul territorio, gli offre un pasto caldo e riparo nella vicina Oulx, dove abbiamo un presidio umanitario”- spiegano dalla CRI di Susa.

Di fronte alla stazione e accanto al dormitorio cittadino, da aprile è infatti aperto il Safe Point della Croce Rossa, un punto di riferimento dove trovare informazioni, assistenza e supporto. “Il nostro è un approccio prettamente umanitario, continuano dal Comitato di Susa, insieme ai mediatori culturali, cerchiamo di informare le persone migranti sui rischi che si corrono tentando di attraversare le Alpi e, sulla possibilità di venire reintegrati nel sistema di accoglienza italiano, in particolare nel CAS di Settimo Torinese”.

Un’attività che tra Claviere, Oulx e Bardonecchia dall’inizio dell’anno ha coinvolto oltre 200 persone, tra cui 21 minori, con 160 persone che hanno deciso di rientrare nel Centro di Accoglienza di Settimo, gestito dalla CRI.

 
Clavier, sulla Via delle Alpi il Safe Point della CRI
 
Clavier, sulla Via delle Alpi il Safe Point della CRI
 
Categorie: NewsSociale

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