“Brothers”: la storia di Alam e Faysal
In fuga dal Myanmar un anno fa e ora volontari a supporto della Croce Rossa in uno dei campi più affollati del mondo
La preparazione per la stagione ciclonica a Cox’s Bazar
In Bangladesh la stagione monsonica è terminata, mentre si avvicina quella ciclonica. Per le autorità e la popolazione locale ciò significa prepararsi al meglio per mitigare i rischi e salvare vite umane.
Con l’afflusso di oltre 700.000 sfollati, fuggiti dal Myanmar e ora concentrati nei distretti di Cox’s Bazar e Teknaf, l’area è infatti ancora più vulnerabile. Le colline boscose sono state ripulite per ospitare le famiglie in cerca di sicurezza, ma la massa di rifugi costruiti con bambù e plastica sulle colline nude potrebbe non resistere a un forte ciclone.
Il lavoro del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
Per questo motivo il Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa continua il suo lavoro sul campo, collaborando con le comunità, le autorità governative e gli altri attori umanitari al fine di formare e preparare le popolazioni ospitanti e ospiti a prepararsi per rispondere a un possibile disastro.
La missione della CRI e la storia di Alam e Faysal
La Croce Rossa Italiana, da un anno, è impegnata a Cox’s Bazar con dottori, ostetriche, psicologi e infermieri.
Nella mobile clinic di Kutapalong sono state assistite migliaia di persone, anche grazie all’aiuto di alcuni beneficiari che si sono messi a disposizione dei medici, diventando nel tempo, preziose risorse per il benessere del loro popolo. Come Alam e Faysal, guardie notturne in un primo momento e ora indispensabili per il presidio medico gestito dalla Mezzaluna Rossa del Bangladesh con la Croce Rossa Italiana.
Alam e Faysal, sconosciuti l’uno all’altro fino a un anno fa, si definiscono oggi fratelli così come le società nazionali gomito a gomito durante le crisi umanitarie.