Approvata dal CDN “L’offerta formativa per la gestione e lo sviluppo dei Comitati territoriali”, una sorta di “cassetta degli attrezzi” e strumento di sviluppo e formazione interna per i Comitati

 
Approvata dal CDN “L’offerta formativa per la gestione e lo sviluppo dei Comitati territoriali” una sorta di “cassetta degli attrezzi” e strumento di sviluppo e formazione interna per i Comitati
 

Il Consiglio Direttivo Nazionale della Croce Rossa Italiana ha approvato “L’offerta formativa per la gestione e lo sviluppo dei Comitati territoriali” una sorta di “cassetta degli attrezzi” un importante strumento di sviluppo e formazione interna per i Comitati, proposta dal Consigliere Paola Fioroni e sviluppata con il supporto degli uffici del Segretariato generale.

In cosa consiste la "cassetta degli attrezzi"

“Abbiamo immaginato di dover fornire in supporto ai Comitati territoriali un documento che fosse – spiega Paola Fioroni – un insieme di strumenti e di azioni per facilitare le attività, la gestione e lo sviluppo di ognuno.  Si tratta di una serie di moduli formativi (accessibili a tutti) permanenti, temporanei e di approfondimento. I moduli temporanei e di approfondimento implicheranno una condivisione importante con il territorio, che dovrà esprimere il proprio contributo e le proprie esigenze sui temi da affrontare. E’ Un passo concreto, atteso dal territorio, da cui partire che sarà comunque implementato”. Analisi dei bisogni, monitoraggio e valutazione, pianificazione e budgeting, fundraising, advocacy, gestione dei volontari, accountability: queste alcune delle tematiche affrontate e analizzate nel nuovo documento.

Il documento sull'inclusione lavorativa

Approvato anche il documento sintetico di strategia per favorire l’inclusione lavorativa delle persone più vulnerabili (migranti, disabili, famiglie a basso reddito). Una risposta concreta, strutturata,coordinata in linea con gli obiettivi della Croce Rossa Italiana per cercare di fronteggiare le nuove povertà, conseguenti alla crisi economica che ha colpito il nostro Paese sin dal 2008, unitamente alla dinamicità degli assetti sociali che ne sono insieme causa ed effetto, fino ad arrivare al punto che un italiano su 4 si misura con l’indigenza.

 
Categorie: NewsSviluppo

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