Stars: la mostra subacquea di chi ce l’ha fatta

Da lunedì sulla piattaforma web di Rai Cinema il doc che racconta l’inclusione

 

Abdullahi è arrivato in Italia nel 2008 dalla Somalia. È tifoso del Torino, la città che gli ha dato ospitalità e che ha festeggiato con lui il conferimento della cittadinanza italiana. Yacouba è un trentenne maliano, in Italia dal 2011, nel 2014 è partito come volontario della Croce Rossa per una missione umanitaria nel Kurdistan iracheno.  Anche Yahya, del Ciad, è arrivato nel 2011, non parlava né inglese né francese, ma in pochissimo tempo ha imparato l’italiano. Qui ha conseguito il titolo di educatore per l’infanzia e lavora come operatore dell’accoglienza nel centro Fenoglio della CRI.Con le loro testimonianze, i loro sorrisi, le loro speranze, sono tra i 12 protagonisti del documentario “StarS, Humanity is the best blessing of mankind”,  disponibile da lunedì sera sulla piattaforma web di Rai Cinema.Il documentario, di Veronica Mengoli prodotto da Cannizzo, prende spunto dalla mostra fotografica sottomarina che Galano, nell’estate del 2016 ha allestito a Lampedusa, l’isola simbolo dei flussi migratori in Europa, realizzando un percorso esposi-tivo circolare composto da dodici gigantografie installate sott’acqua, sul fondale sabbioso di Cala Croce.

  

Un progetto ambizioso, ora completato dal documentario di 50 minuti, che ha ricevuto il patrocinio della Croce Rossa Italiana e di altre associazioni e ONG e che mostra come, attraverso l’inclusione, sia possibile restituire alle persone migranti e ai rifugiati il diritto a un futuro fatto di sogni e speranze.

 Abdullahi YacoubaYahya

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