Alessandro D'Annibale

“Ufficialmente” non sono ancora un volontario, ma mi sento già profondamente tale.Sono in attesa di ricevere la nomina a S.Ten. del Corpo Militare della CRI, una scelta nata letteralmente dal cuore.In un mondo così difficile, così magnificamente bello eppure tanto ingiusto e spesso crudele, mi sono sentito in dovere di mettere a disposizione degli altri il mio tempo, la mia passione, i miei studi universitari. A disposizione di chi di aiuti altrui vive, o meglio, sopravvive.Un dovere morale che mi ha spinto ad entrare in questa grande famiglia, dove sin dal mio primo ingresso in sede CRI ho respirato spirito di abnegazione, passione, umanità.Le immagini di bambini in lacrime, malnutriti, ammalati o orfani nei vari scenari di guerra, oggi purtroppo ancora molto attuali, mi hanno “accompagnato” in questa scelta, una scelta che mi ha fatto sentire davvero uomo, davvero utile!Una scelta della quale vado molto fiero e nella quale credo fortemente, che possa servire a qualcuno, ovunque nel mondo ve ne sia bisogno, a rendere meno difficile le situazioni che tantissimi uomini, donne o bambini patiscono, poichè privi di quelle cose che a noi “fortunati” sembrerebbero elementari o scontate.Ed è proprio l’aver aperto gli occhi sul mondo, quello vero, quello reale, quello fatto di contraddizioni, miseria, fame e malattia che ha profondamente toccato quelle corde che mi hanno spinto ad arruolarmi.L’uomo è ben poca cosa rispetto alla grandezza dei progetti che il destino ci ha riservato, e non ho di certo la pretesa di voler salvare il mondo. Ma se anche riuscissi a regalare un solo sorriso ad un bambino che di sorrisi non ne ha visti mai, allora mi sentirei l’uomo più realizzato del mondo, e la mia “piccola missione” avrebbe già raggiunto il suo massimo risultato.Non sono ancora un volontario, ma mi sento già tale…e non vedo l’ora di cominciare!Alessandro D’Annibale

   

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