RFL – Jariath e la piccola Abibatou di nuovo insieme dopo tre anni Madre e figlia si sono ritrovate grazie alla Croce Rossa Italiana
L’emozione è stata così grande da non riuscire a dire una parola per diversi minuti. “Erano tre anni che sognavo questo momento”: Jariath ha interrotto così quel silenzio carico di commozione.Ieri infatti, grazie al lavoro della Croce Rossa Italiana, la donna originaria della Sierra Leone ha potuto riabbracciare la figlia di dodici anni, Abibatou, che non vedeva dal 2014.Jariath aveva lasciato il suo Paese per raggiungere l’Europa, la Germania per la precisione. Avrebbe portato con sé la bambina se non le fosse stato impedito dalla famiglia.Circa trenta mesi di lontananza, finché nel maggio scorso la sorella di Jariath ha deciso di fuggire dal proprio villaggio insieme alla bimba e ai suoi due figli, per evitare ad Abibatou la pratica dell’infibulazione da parte degli anziani della tribù.Guinea, Mali, Algeria e Libia: un lungo cammino attraverso l’Africa per arrivare a Sabrata e imbarcarsi per l’Europa nella speranza di rivedere Jariath.Al momento di mettersi in mare, però, Abibatou viene separata dalla zia e dai cugini. Arriva in Italia da sola, a Trapani, alla fine di maggio. E’ trasferita nella comunità alloggio ‘Orchidea’ di Mazara del Vallo. Si mette immediatamente in cerca della madre. Sa che è partita dalla Sierra Leone nel 2014 e che ha trovato asilo in Germania.Gli operatori del servizio Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana sono subito informati e si attivano per rintracciare Jariath. Il contatto telefonico viene presto ristabilito, grazie anche alla collaborazione della Croce Rossa tedesca. Ma la donna è ancora in attesa dello status di rifugiato.Poi ad agosto Jariath ottiene i documenti e con il sostegno di una Ong tedesca riesce a raccogliere il denaro necessario per il viaggio verso la Sicilia.Ieri Jariath e Abibatou hanno potuto finalmente riabbracciarsi. “Non potevo immaginarmi una situazione migliore per mia figlia”, ha raccontato Jariath allo staff RFL Sicilia che l’ha accompagnata all’incontro. “Abibatou è molto cresciuta e serena e di questo non posso che ringraziare chi si è preso cura di lei fino ad oggi”.La bambina è seguita dalle suore e dalle educatrici della casa famiglia, è stata iscritta in prima media e ha cominciato a parlare italiano.L’assistente sociale e il team RFL Sicilia, che la stanno seguendo, stanno facendo tutto il possibile per accelerare le pratiche di ricongiungimento, data la presenza di Jariath in Italia.