Viaggio con i volontari CRI tra i senza dimora di Roma
A volte vengono definiti, a ragione, ‘invisibili’, così rannicchiati ai margini della strada o sistemati in microscopici rifugi di cartone creati da loro. Eppure ci sono, eccome se ci sono. Quando la notte cala su Roma rimangono da soli, con le loro storie e il loro passato, ad immaginare e forse sperare un futuro diverso. I volontari del Comitato Locale CRI dei Municipi 2 e 3 della Capitale li conoscono bene e si adoperano per assisterli al meglio con coperte e viveri, anche se quello è solo un pretesto per avvicinarsi, parlare e scherzare, come si fa tra amici.
A Nereo, ad esempio si illuminano gli occhi quando vede arrivare i volontari CRI e anche il suo cane, Lilla, inizia a scodinzolare felice. Nereo è originario del Veneto, ha 71 anni e nella sua vita, per lavoro, ha girato parecchio tra la Russia e la Libia. Da quasi vent’anni, tutto il suo mondo è racchiuso in una bicicletta sulla quale carica, ogni giorno, le coperte ed i cartoni che la notte lo difendono dal freddo. Ha un po’ di febbre, dice, mentre un medico volontario gli si accosta per fornirgli le prime cure. Insieme a Nereo c’è la sua amica, Anastasia, che abbraccia uno ad uno gli operatori CRI come si abbracciano i vecchi amici. Insieme, Nereo e Anastasia riescono a darsi forza reciprocamente, prendendosi cura l’uno dell’altra senza abbandonarsi mai al pessimismo.
Dall’altro lato della strada, a pochi metri di distanza da Nereo e Anastasia, ci sono Bobo e Lidia. Proveniente dalla Moldavia, Bobo è in quel posto da pochi giorni. Indossa un vestito da Babbo Natale, che fa il paio con la sua barba bianca. Racconta che i bambini sgranano gli occhi quando lo vedono, convinti di aver visto in carne ed ossa la persona che, il 25 Dicembre, porterà loro tanti regali. A volte, affascinati, gli chiedono di potergli tirare la barba. Anche Bobo accoglie i volontari di Croce Rossa con il sorriso, accetta un thè caldo, un pantalone, una coperta e, con la sua inseparabile Bibbia nella mano, riferendosi ai volontari davanti a lui, dice: “Dio mi aiuta aiutando queste persone!”. Accanto c’è Lidia, una donna ucraina con una storia quasi incredibile. Dopo essere riuscita a sbarcare il lunario lavorando come badante per gli anziani, si è ritrovata in strada. È rimasta vedova e sua figlia è morta giovanissima. Lidia, però, ha una famiglia che potrebbe aiutarla: due sorelle, una che vive negli Stati Uniti e l’altra che si è stabilita in Israele. Vorrebbe chiamarle e raggiungerle ma purtroppo, a causa di un furto, ha perduto i loro numeri e non riesce a ricordarli. Ma per Lidia c’è ancora speranza: i volontari hanno provveduto ad allertare sul suo caso l’ufficio del servizio di Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana per consentire alle persone di poter contattare i parenti con i quali si sono interrotti i contatti.
A poca distanza ci sono Mario e Costantino. Più di ogni altra cosa hanno bisogno di parlare e di sentire calore umano. Come tutti gli altri, d’altronde. I volontari lo sanno ed è quella la loro missione principale: intercettare i bisogni, ascoltare le richieste e adoperarsi anche oltre la cura immediata sul posto. Racconta una volontaria CRI del Comitato Municipi 2 e 3 di origine argentina: “Queste persone sono fantastiche, abbiamo molto da imparare da loro. Tutti noi cerchiamo di portare un po’ di sollievo ma quello di cui hanno più bisogno è sentirsi accettati e considerati”. I volontari, giovani e meno giovani, continuano ogni giorno il loro viaggio tra i senza dimora, dando assistenza materiale e conforto. Grazie a loro, anche se per poco, queste persone smettono finalmente di essere ‘invisibili’.Un impegno globale, quello assunto dalla Croce Rossa Italiana contro la povertà, che si è tradotto anche nella partnership avviata con Land Rover Italia. Con il progetto “Strade della Solidarietà” in favore dei senza dimora, viene sostenuta e rafforzata, attraverso mezzi di trasporto e attività di formazione dei volontari, l’attività di pronto intervento per gli ‘homeless’. La lotta alla povertà e all’esclusione sociale rimane una priorità della CRI e di tutti i Comitati territoriali che ogni giorno lavorano per assistere chi si trova in stato di necessità. Sarà questo uno dei temi che verranno affrontati a Roma il 28 e 29 gennaio 2017, quando si terranno gli Stati Generali del Sociale di Croce Rossa Italiana.