Solferino 2015, si è conclusa la Solferino Academy il think tank internazionale di Croce Rossa sul mondo umanitario

Questa mattina si è svolta una tavola rotonda a conclusione della seconda edizione della Solferino Academy, il progetto pilota della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e di CRI, con partecipanti da tutto il mondo, per costruire un think tank del mondo umanitario. Ad aprire i lavori, il Presidente Nazionale di CRI Francesco Rocca che ha sottolineato quanto parlare di Solferino oggi, a distanza di così tanti anni dall’opera di Dunant, sia ancora fortemente attuale. “Questo progetto è partito proprio da Solferino, dove nascono i principi e i valori della Croce Rossa e oggi siamo qui per interrogarci su come renderli ancora più operativi e concreti nel nostro lavoro umanitario quotidiano, di fronte a tutte le nuove vulnerabilità. Personalmente sono molto felice di essere qui, in attesa della Fiaccolata, dove parteciperanno tante Società Nazionali da tutto il mondo”, ha detto nel suo intervento iniziale. “Siamo tutti fratelli – ha poi continuato citando Dunant – soprattutto oggi, nella Giornata del Rifugiato. La nostra battaglia è oltre che sul nostro territorio, in Europa e nel resto del mondo. Ma dobbiamo mettere tra le priorità anche la comunicazione. Come dico sempre dobbiamo fare ancora tesoro della lezione di Dunant, leggere il suo “Souvenir da Solferino”. In quel libro c’è tutto: le parole che utilizziamo nella nostra quotidianità e il nostro mandato. Ad esempio, diceva di non preoccuparsi per il denaro: si trova sempre qualcuno disposto a finanziare una buona azione. La generosità arriva con le buone azioni. Per questo il lavoro che si propone l’Academy riveste oggi un ruolo così importante” ha concluso.

“Siamo un grande Movimento, presente in tutto il mondo, con milioni di volontari, con gli stessi principi ispirati da Solferino – ha proseguito il Capo Dipartimento CRI per le Emergenze Leonardo Carmenati, promotore della Solferino Academy –. Solferino Academy è l’idea sviluppata da CRI per condividere le informazioni: vogliamo essere fonte di ispirazione per l’azione umanitaria, creare uno strumento per portare il nostro punto di vista a livello globale, e influenzare il dibattito e le scelte per poter aiutare le persone che hanno bisogno. Siamo così importanti sul campo, dobbiamo esserlo anche nella leadership. Stiamo anche pensando di organizzare un Premio Internazionale per le personalità che a livello mondiale si occupano di questioni umanitarie”. Poi si è entrati nel vivo dei lavori, dove ognuno è stato chiamato a raccontare la propria esperienza e le proprie proposte.Hanno partecipato vari rappresentanti della Federazione e del Comitato Internazionale, e undici delegati di altrettante Società Nazionali.Intervenuto anche il Segretario Generale della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Elhadj As Sy, che nel suo intervento ha declinato i 7 Principi che guidano Croce Rossa in tutte le azioni nelle varie parti del mondo. Parlando del ruolo dell’Academy ha puntato sull’importanza della condivisione delle idee. “Un luogo e un’occasione per rendersi conto che non siamo soli nelle nostre sfide quotidiane – ha concluso poi il Segretario – ma che ci fa sentire onorati nell’essere parte di questa stupenda comunità e Movimento: una responsabilità pesante, ma al tempo stesso un enorme privilegio”.A conclusione dei panel è stata realizzata anche una simulazione di una situazione di emergenza.