Scuola di falegnameria: 24 richiedenti asilo ottengono il diploma

Corsi organizzati da Confartigianato e CRI Udine.

  Scuola di falegnameria: 24 richiedenti asilo ottengono il diploma di falegnami grazie ai corsi organizzati da Confartigianato e Croce Rossa di Udine.  

Antichi mestieri, nuovi artigiani. Sono Islam, Rasib, Umar e gli altri ventitre richiedenti asilo ospiti dell’ex Caserma Cavarzerani. Ieri hanno ricevuto il loro diploma di falegnami e ora si augurano di poter iniziare presto a costruire nuovi oggetti e dare una nuova vita a materiali che altrimenti sarebbero scartati.“Voglio crearmi un futuro a Udine. Credo in questa città e in questo Paese. Il diploma è il primo passo per poter lavorare”, racconta il trentunenne Islam, arrivato in Italia dal Pakistan.Perché Islam e i suoi “colleghi” sono consapevoli che il percorso verso una completa integrazione nel nostro Paese passa per l’apprendimento di un mestiere, che in futuro possa renderli autonomi.Il corso è stato organizzato dalla Confartigianato di Udine, con l’ausilio della Croce Rossa locale ed è durato oltre tre mesi.

  I ragazzi richiedenti asilo esibiscono fieri i loro diplomi di falegnami  

A seguirli, passo dopo passo, sono stati i maestri Nico Tracogna e Antonio Zannellato. “Abbiamo cercato di far capire loro l’importanza di riutilizzare il legno che scarterebbero o brucerebbero”, spiega Tracogna. “Abbiamo notato una grande forza di volontà e voglia di imparare. Questi ragazzi possono diventare una risorsa importante per le nostre aziende”, aggiunge il maestro artigiano.

  Alcune creazioni realizzate dai ragazzi  

A breve partiranno altri corsi professionali per elettricisti, idraulici, muratori e, forse, ance agricoltori. Ma, soprattutto, corsi di alfabetizzazione per i 380 ospiti delle ex caserme Cavarzerani e Friuli per migliorare la loro conoscenza dell’italiano.“Perché la strada che porta all’integrazione passa attraverso la condivisione di ideali ed esperienze, attraverso l’apprendimento di un mestiere e delle regole della società nella quale viviamo”, chiarisce il direttore del Comitato di Udine della Croce Rossa, Fabio Di Lenardo.

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