Report Istat su povertà, Paola Fioroni (CRI): “Più si è giovani e più si è poveri”
L’Istat ha reso noti, oggi, i risultati relativi al 2016 del report sulla povertà in Italia. Sono un milione e 619mila le famiglie in condizioni di povertà assoluta, per un totale di quasi cinque milioni di individui. La situazione di maggiore criticità, tuttavia, è stata rilevata a carico dei nuclei più giovani. Questo il commento di Paola Fioroni, Consigliera Nazionale della Croce Rossa Italiana con delega alle attività sociali.“Se da un lato – spiega – il report Istat sulla povertà in Italia mostra, in generale, livelli sostanzialmente stabili rispetto agli scorsi anni, dall’altro ci pone di fronte a un dato molto preoccupante: più si è giovani e più si è poveri. Nelle famiglie in cui la persona di riferimento è un under35, infatti, l’incidenza di povertà relativa è quasi il doppio rispetto ai nuclei di altre fasce di età. Una stima che, se unita all’aumento della povertà assoluta all’interno di famiglie con tre o più minori a carico, descrive le conseguenze della disoccupazione, dell’esclusione sociale, dell’aumento del costo della vita rispetto ai salari, della difficoltà dei ragazzi a trovare un impiego soddisfacente che possa garantire un futuro di stabilità”.Paola Fioroni prosegue descrivendo le attività della CRI nell’ambito della lotta alla povertà: “Un simile scenario ci impone di agire e di moltiplicare i nostri sforzi. La Croce Rossa Italiana è da sempre impegnata nel campo del supporto alle famiglie svantaggiate e alle persone indigenti, lavorando quotidianamente per rilevare i bisogni e monitorarne evoluzione e cambiamenti. L’obiettivo che, sia a livello nazionale sia a livello territoriale, ci siamo posti, è quello di superare la mera logica dell’assistenzialismo fine a se stesso, per abbracciare un programma di intervento ragionato e sistematico contro tutte le povertà. La soluzione – conclude – risiede esclusivamente nelle strategie di inclusione, soprattutto socio-lavorativa e in particolare per i giovani, che scaturiscano da analisi dettagliate delle vulnerabilità”.