Migranti: la Responder a Vibo Valentia. Al sicuro anche Fatima e il suo bimbo
Hanno trovato il ristoro della terra ferma. Dopo il lungo silenzio della notte, il terrore dello smarrimento in mezzo al Mediterraneo e la gioia dei soccorsi, sabato mattina 434 migranti sono approdati in Calabria, a bordo della nave Responder.
Vengono dalla Nigeria, dal Mali, dalla Siria e dal Bangladesh. Hanno abbandonato i loro Paesi, a causa della guerra o della povertà, per affrontare quel viaggio che è costato la vita a oltre 3.600 persone dall’inizio del 2016.
Intorno all’ora di pranzo l’imbarcazione della missione congiunta Croce Rossa e Moas, in collaborazione con la Federazione Internazionale Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, è entrata nel porto di Vibo Valentia.
Le operazioni di sbarco hanno portato via poco più di due ore. Medici, infermieri e volontari della Croce Rossa hanno fornito assistenza, ristoro e raccolto preziose informazioni per il servizio Restoring Family Link, mentre le autorità procedevano all’identificazione dei migranti.
Tra i soccorsi in mare, anche Fatima e il suo bimbo, nato meno di una settimana fa: “Ho partorito in strada, in Libia, il giorno prima di salire sul barcone”, ha raccontato la donna alla nostra fotografa Yara Nardi. “Mio marito non so dove sia. Non è partito con noi e non sono riuscita ancora ad avere sue notizie”, ha confidato Fatima.
Dall’inizio dell’anno sono circa 145.000 i migranti e rifugiati entrati in Europa dal mare: in tutto il 2015 ne sbarcarono sulle coste italiane 153.842.
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