Migranti. 4mila arrivi negli ultimi giorni e tante storie dietro le cifre dell'accoglienza

Da Augusta a Bari, la Croce Rossa Italiana ha assicurato assistenza e conforto senza soluzione di continuità

  Volontari CRI svolgono attività di accoglienza sui moli di arrivo dei barconi  

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C’è chi fugge dalla Libia, dove si rischia la vita ogni giorno, chi dalla guerra civile o dalle discriminazioni religiose. Sono tante le storie dietro ai numeri. Le cifre parlano di circa quattromila migranti arrivati sulle nostre coste negli ultimi quattro giorni: 743 persone ad Augusta, poco meno di 800 a Vibo Valentia e altrettanti a Taranto, oltre 600 a Cagliari, 350 circa a Taranto, Crotone, 250 a Bari.Le storie raccontano di numerose vittime di violenze e torture. Ad Augusta una donna proveniente dalla Sierra Leone ha raccontato agli operatori della Croce Rossa Italiana di aver perso il marito in Libia, ucciso davanti ai suoi occhi, e di essere stata sottoposta a continue violenze per più volte al giorno, per diverso tempo.“Abbiamo capito che aveva voglia di raccontarsi. All’inizio aveva difficoltà a trovare le parole, poi è diventato un fiume in piena”, hanno spiegato i volontari della CRI.“Ci ha rivelato che era incinta, al secondo mese, e ha perso il bimbo a causa delle violenze. Ci ha ringraziato per averla ascoltata e, indicando il nostro emblema, ci ha detto di sentirsi finalmente al sicuro”, hanno aggiunto gli operatori che hanno prestato servizio al molo di Augusta.

 

  

Le attività di accoglienza migranti della Croce Rossa Sicilia: alcune persone attendono di essere visitateOperatori Croce Rossa registrano le informazioni di una ragazza appena arrivata 

  

Quasi tutte provenienti dall’Africa Subsahariana anche le circa ottocento persone approdate ieri a Taranto. Alcune di loro, circa un centinaio, sono state letteralmente ripescate nel Mediterraneo, dopo che il barcone sul quale viaggiavano si è rovesciato.Hanno riferito alle autorità che alcuni compagni di viaggio sarebbero annegati, anche se, al momento, la notizia non ha alcun riscontro ufficiale.Anche qui, come in tutti gli altri porti d’Italia, hanno ricevuto cure e assistenza dal personale della Croce Rossa. “Un ragazzo nigeriano, di fede musulmana, ci ha raccontato di essersi messo in viaggio per l’Italia per ricongiungersi con la compagna incinta, di fede cristiana, arrivata in Europa meno di un mese fa”, hanno riferito i volontari. “Erano fuggiti insieme dal loro Paese perché le famiglie non accettavano il loro legame, a causa della differenza di religione”. Ora, grazie al servizio Restoring Family Links di Croce Rossa, potrà riabbracciare presto la propria compagna.

 
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