La Croce Rossa di Como ha allestito un punto di accoglienza per i migranti in transito alla stazione. Operativo anche un ambulatorio mobile CRI
La Croce Rossa Italiana di Como ha allestito una tensostruttura con 30 posti letto e bagni chimici nell’area ex Stecav di viale Innocenzo per accogliere soprattutto mamme e bambini presenti tra i migranti in sosta da giorni nella stazione ferroviaria San Giovanni, dopo la decisione della Svizzera di chiudere il confine. “Al momento – spiega Matteo Fois, Presidente della Croce Rossa di Como – ci sono tra i 400 e i 450 migranti in attesa di poter partire, per la maggior parte eritrei ed etiopi, tra cui numerosissimi donne e minori non accompagnati. Per assisterli sono mobilitati in tutto una quarantina di volontari CRI che si danno il cambio per garantire una presenza di 7-8 volontari fissi al giorno”.Croce Rossa ha anche messo a disposizione un ambulatorio mobile per assistere i migranti che si trovano tra l’area dello scalo e il parco antistante. L’attività del presidio sanitario è svolta in collaborazione tra Regione, Comune, Prefettura e associazioni del territorio: Asst Lariana, Ats del-l’Insubria, Ordine dei medici e Federfarma, che ha fornito i medicinali necessari. La distribuzione dei pasti è affidata alla Caritas, che ha approntato la mensa presso l’oratorio di Sant’Eusebio.Intanto prosegue la gara di solidarietà tra la cittadinanza per aiutare i migranti in transito. Le associazioni comasche stanno raccogliendo cibo non deperibile, generi di prima necessità come vestiario, scarpe, coperte da consegnare presso la sede CRI di via Italia Libera, 11. “Abbiamo ricevuto moltissime donazioni di materiali – afferma Il Presidente della CRI – e siamo davvero molto soddisfatti di questa grandissima risposta, sia da parte dei privati cittadini sia delle aziende. Basti pensare che la Bolton Alimentari Spa ha donato alla Croce Rossa 10 bancali di tonno Rio Mare da destinare ai migranti, del valore di migliaia di euro”.
