Haiti – La Croce Rossa Italiana regala tenda scuola per i bambini di Port au Prince e la intitola a Carlo Di Girolamo
Come promesso dal team leader di Croce Rossa Italiana, Leonardo Carmenati, alla first lady haitiana Madame Preval, è stata donata una tenda di 100 mq per realizzare una scuola e un centro per l’infanzia. Dopo un sopralluogo nel sito indicato a Port au Prince, gli operatori di Cri, guidati da Emerico Laccetti, hanno iniziato nelle ultime ore le operazioni per l’allestimento della tenda scuola: un gesto che servirà a donare sorrisi e soprattutto un nuovo punto di riferimento a tutti quei bambini che nel tragico terremoto hanno perso anche la struttura scolastica e ricreativa. E proprio pensando ai sorrisi dei più piccoli, agli sguardi dei più vulnerabili che il team italiano, senza il minimo dubbio, ha deciso di intitolare la struttura a Carlo Di Girolamo, operatore della Croce Rossa Italiana, che ha lottato coraggiosamente contro un brutta malattia e che oggi si è spento prematuramente. Così, lo spirito che ha animato Carlo nelle tantissime missioni in tutto il mondo vivrà giorno dopo giorno nella scuola di Port au Prince e certamente donerà ai bambini e alle loro famiglie coraggio e determinazione per affrontare la difficile situazione post-terremoto. Un esempio di come gli uomini e le donne di CRI siano legati, nel bene e nel male, a chi soffre, a chi ha bisogno, senza sconti, fino alla fine. Anche un lutto così grande, non ha fermato il team italiano che ha continuano a lavorare senza fermarsi un attimo, proprio come avrebbe voluto l’amico fraterno e collega. Conosciutissimo nell’ambito della Croce Rossa Italiana, da oltre venti anni nei Servizi d’emergenza, Carlo Di Girolamo ha partecipato a tutte le operazioni ed emergenze a cui l’Associazione è stata chiamata a partecipare. I funerali sono previsti per domani, domenica 14 febbraio, alle ore 15 nella chiesa di S. Teresa ad Anzio (Roma). Il Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, e l’Associazione tutta si stringono intorno ai familiari e agli amici di Carlo. Qui sotto pubblichiamo un ricordo di Carlo scritto alcuni giorni fa da uno degli operatori di Croce Rossa Italiana attualmente a Port au Prince. Carlo, ho saputo oggi, sta morendo. Sono molto triste e credo che un solo secondo vissuto come lui ha vissuto tutta la sua vita vale qualunque sacrificio. Carlo è parte del senso che ho dato al mio lavoro, alla mia vita. Gli uomini impazzendo a cercare il modo di fermare il tempo, dimenticano che tutto ha una fine, un termine, una scadenza. Non credo siano pochi gli uomini come Carlo, anzi, credo siano molti. Semplicemente hanno fatto una scelta che parla al plurale, che parla per chi non ha voce. Uomini che riescono a lasciare il segno e trasmettono il gusto di vivere così: il valore aggiunto del sacrificio. Per mia fortuna sono riuscito a condividere una parte della mia strada con un compagno come lui, come Carlo, come uno dei tanti che come qui ad Haiti come da 150 anni nel mondo donandosi con slancio ad un ideale, trasmettono motivi per i quali vale la pena vivere, vivere, vivere. Ora smetto perché egoista come sono, penso a me, a quanto mi mancherà Carlo; piango come se fosse già solo nei miei ricordi: Carlo è nella mia vita; è una delle mie risposte dei miei enormi perché. Se accanto avrai un operatore della Croce Rossa saprai sempre che se c’è una sola possibilità di tonare alla vita sarai il primo e se dovrai lasciarla, certamente, sarai l’ultimo. Onorato di esserci, felice di proseguire con chi oggi lavoro, per chi come ieri, vivo. Eugenio