Famiglia di richiedenti asilo con dieci figli minori trova ospitalità nel centro di accoglienza CRI di Udine

La famgilia irachena con 10 figli accolta dalla Croce Rossa di Udine. Foto Petrussi - fonte Messaggero Veneto
Foto Petrussi – fonte Messaggero Veneto

Da alcuni giorni, Dler Qadr e la sua numerosa famiglia, composta da dieci figli ancora minorenni, hanno trovato ospitalità nell’ex caserma Friuli di Udine, centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa, e hanno potuto finalmente formalizzare la richiesta di asilo.La storia di questa famiglia in fuga è, purtroppo, la stessa di tante altre persone migranti che arrivano a rischiare la loro vita e quella dei propri cari pur di rincorrere un futuro diverso.Per pagarsi il viaggio fino in Italia, non hanno potuto fare altro che vendere la casa in Iraq, loro paese di origine. Era troppo forte, per Dler Qadr, la voglia di garantire prospettive migliori alle persone che ama. Una speranza che ha condiviso e coltivato per lungo tempo insieme con gli altri membri del nucleo (i due figli più piccoli non hanno nemmeno un anno, mentre la più grande ne ha 17). La fuga dall’Iraq è iniziata lo scorso dicembre e, al termine di lungo e pericoloso viaggio con una tappa intermedia in Turchia, sono riusciti ad arrivare via mare fino a Crotone. La barca dalla quale sono scesi era lunga appena 12 metri e con loro, stipati per tutti i sei giorni della traversata, c’erano oltre quaranta persone.All’arrivo a Udine, gli operatori della Croce Rossa hanno organizzato l’accoglienza dell’intera famiglia presso la struttura di via Pastrengo, idonea ad ospitare soprattutto donne e bambini. Tutti i 14 componenti sono stati sottoposti ad accurati screening sanitari. Ora, un po’ di tranquillità dopo le sofferenze e le apprensioni del passato: “La Croce Rossa ci ha accolto benissimo – ha affermato Dler – e finalmente i nostri figli si sentono a casa”.

 

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