Emergenza maltempo, continua l'attività della Croce Rossa nelle regioni più colpite
@Domenico Pacifico, Kissfromtheworld.com
Prosegue l’attività della Croce Rossa Italiana rivolta principalmente all’assistenza della popolazione e al monitoraggio delle criticità idrogeologiche sui luoghi colpiti dal maltempo. Le operazioni sono coordinate dalla Sala Operativa Nazionale della CRI, al lavoro fin dalle prime ore.In Emilia Romagna più di 50 i volontari della Croce Rossa sono stati impegnati nella provincia di Modena, la più investita dalle recenti alluvioni. Dopo la rottura degli argini del fiume Secchia di domenica scorsa, la situazione è migliorata a Bastiglia e l’attenzione si è spostata verso Finale Emilia e Camposanto. Due squadre di Servizio Psicosociale (SeP) della CRI sono intervenute per il sostegno a 40 famiglie evacuate a Finale Emilia e per l’assistenza al centro di assistenza diretta agli sfollati di Modena Est, ora chiuso, dal quale sono transitate più di 800 persone. Operative anche due squadre antincendio e due di rischio idrogeologico, per drenare il fango dalle cantine e per la bonifica del territorio. La Croce Rossa è presente anche al Centro unificato di Protezione civile a Marzaglia.
In Campania circa 70 volontari della Croce Rossa hanno operato nelle tre province di Avellino, Caserta e Salerno, dove si sono registrati i maggiori problemi. Nell’Avellinese sono state evacuate 220 persone a Quindici, dove la CRI ha partecipato con 22 volontari alla gestione del centro di accoglienza. Nel Casertano, dove gli evacuati sono 200, la Croce Rossa è coinvolta in attività di monitoraggio dopo la forte scossa sismica di lunedì e presente nei COC aperti di Piedimonte Matese, Gioia Sannitica, Maddaloni, oltre che nel centro di accoglienza di Piedimonte Matese, impiegando 10 volontari, 1 ambulanza, 1 autovettura e presidiando la sala operativa provinciale. Nel Salernitano, dove giovedì si sono avvertite nuove scosse, il personale CRI ha partecipato con i Vigili del Fuoco e con un loro mezzo anfibio al recupero di una famiglia a Serre, mentre a Capaccio, a seguito dell’esondazione del fiume Sele, la CRI ha partecipato alle fasi di evacuazione a scopo precauzionale di circa 80 persone con 16 volontari e 2 ambulanze, prestando soccorso e fornendo generi di prima necessità.
In Toscana la zona di Lucca è stata la più colpita, a causa di piogge, frane e allagamenti, che hanno reso difficile la circolazione. La CRI è attiva presso il Centro operativo comunale (COC) di Seravezza e su tutto il territorio provinciale per effettuare attività di monitoraggio e supporto sanitario agli operatori impiegati nella messa in sicurezza delle zone franate. Circa 25 persone sono state evacuate. Un mezzo della Croce Rossa e 4 operatori con idrovora sono a disposizione del Comune di Viareggio che ha ancora alcune zone allagate.