XIX Corso di Medicina da Combattimento per le Infermiere Volontarie CRI della Puglia.

  XIX Corso di Medicina da Combattimento per le Infermiere Volontarie CRI della Puglia: infermiere volontarie si esercitano nel trasporto di feriti insieme agli istruttori  

É un appuntamento irrinunciabile e di fondamentale importanza per la formazione delle Infermiere Volontarie CRI: il Corso di Medicina da Combattimento che si tiene alla caserma “Carlotto” del Battaglione San Marco – Marina Militare di Brindisi e  presso il campo di addestramento della Marina Militare del Battaglione San Marco a Massafra.Quest’anno le Infermiere Volontarie che hanno partecipato si sono impegnate assiduamente per circa quattro settimana tra lezioni ed esercitazioni. Tante le nozioni  fornite dagli istruttori del corso: si è iniziato dai concetti di supporto sanitario in ambito NATO/EU, al Tactical Combat Casualty Care, al Combat Application Tourniquet, attraverso le tecniche di trasporto feriti, al TCCC Protocols Care under fire a varie tecniche di Primo Soccorso Sanitario, tra queste il bendaggio compressivo, le medicazioni emostatiche, le tecniche di barellamento, trattamento  di traumi, ustioni, ferite e fratture, le patologie da calore e l’ipotermia.

  Le Infermiere Volontarie CRI che hanno seguito il XIX Corso di Medicina da Combattimento  Le Infermiere volontarie CRI si esercitano durante il XIX Corso di Medicina da CombattimentoLa preparazione per le esercitazioniEsercitazione di trasporto feriti  

Interessantissime le nozioni riguardanti lo pneumotorace aperto, lo pneumotorace iperteso con annessa esercitazione pratica su manichino della decompressione con ago di uno pneumotorace iperteso. E ancora, la gestione delle vie aeree con esercitazione pratica di gestione delle vie aeree, dalle manovre di apertura delle vie aeree, al posizionamento della cannula nasofaringea e l’uso dei presidi sovraglottici, l’ intubazione orotracheale, la cricotirotomia, l’impiego laringoscopio ottico “Airtraq” su manichino.Registriamo una novità: quest’anno le Crocerossine hanno potuto partecipare, con sommo entusiasmo, al trasferimento a bordo dell’Unità Navale Etna per lo svolgimento del Modulo Integrativo di Medicina di combattimento navale (Role 1), e prendere così parte attiva alla simulazione di un’esercitazione di soccorso in mare. Il tutto si é svolto alla presenza delle autorità civili e militari, tra questi l’ Ispettore della Sanità Marina Militare, l’ Ammiraglio Enrico Mascia, e il Comandante della Brigata Marina S.Marco di Brindisi, l’ Ammiraglio Cesare Bruno Petragnani.In linea, invece, con quanto già organizzato negli anni precedenti, la partecipazione all’esercitazione nel campo di Massafra, nella quale sono intervenute le Infermiere Volontarie CRI nel ruolo di truccatrici.

  Un'Infermeira volontaria durante un'esercitazione di primo soccorsoUn momento delle esercitazioni Un0Infermiera Volontaria si esercita nel trattamento di ustioniEsercitazione di primo soccorso  

Rimane senz’altro auspicabile la partecipazione costante negli anni a venire al Corso di Medicina da Combattimento da parte delle Infermiere Volontarie CRI, sia perché rappresenta un’insostituibile fonte di formazione continua, sia perché attraverso di esso vi è un crescente rapporto di vicinanza e ausiliarità con le Forze Armate e in particolare con la Marina Militare.Il presidente nazionale di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, si è complimentato con il presidente regionale Ilaria Decimo e l’ispettrice regionale Renata Fulchino per l’ottima riuscita dell’iniziativa e per l’alta professionalità dimostrata ancora una volta dalla Crocerossine pugliesi.

  Le infermiere Volontarie insieme agli istruttori che le hanno seguite durante il corso  Un momento delle esercitazioni di trasporto feritiUn momento delle esercitazioni di primo soccorsoUn'Infermiera Volontaria CRI osserva l'elicottero che si muove all'orizzonte

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