Roma, convegno sul disagio e le devianze giovanili

Foto panoramica evento
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Sono 100.000 i ragazzi con genitori in carcere, che prospettive avranno?Con questa riflessione si apre a Roma il convegno su disagio e devianze giovanile al quale hanno preso parte un centinaio di Giovani CRI provenienti da numerose regioni. Una panoramica della situazione, a cura dello psicoterapeuta Enrico Girmenia, ha permesso ai partecipanti di comprendere le diverse forme di devianza giovanile ed i relativi campanelli di allarme. Da questa relazione è emerso come siano circa 100.000 i ragazzi in Italia con genitori in carcere. 

 

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Tra i segnali viene poi segnalata la trasgressione quale campanello di allarme di devianza giovanile che in alcuni casi sfocia in baby gang, fenomeni di bullismo, discriminazione, violenza ed illegalità.Segue l’intervento di Santa Sicali, Giovane CRI psicoterapeuta che ha improntato l’intervento su quanto realizzato dalla Croce Rossa dal 2006 ad oggi, condividendo anche le proprie esperiene personali rispetto ad attività realizzate e vissute in prima persona. Dall’intervento è emerso come il disagio giovanile abbia origine laddove il ragazzo riscontri difficoltà a trovare una sua collocazione nella realtà in cui vive.

 

Foto Direttore Genare atuazione sentenza DGM
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L’intervento di Serenella Pesarin, Direttore Generale per l’attuazione dei povvedimenti giudiziari del Dipartimento per la Giustizia Minorile ha voluto sottolineare come ogni azione, oggetto o iniziativa possa avere risvolti positivi o negativi ed a scegliere quale risvolto dare debba essere il singolo che, per condizione sociale e contesto in cui vive compie un scelta.Il 30% di chi abusa, ha subito un abuso sessuale, occorre smetterla di pensare alla sola riduzione del danno, questo è un modello sanitario – spiega la dott.ssa Pesarin – noi dobbiamo promuovere una cittadinanza attiva per avere un’identità forte, un “noi” sociale. I genitori si ereditano, gli amici si scelgono – continua – ma è importante chiarire che in Italia la devianza giovanile non è in aumento, né tantomeno la prevalenza di giovani extracomunitari protagonisti di questo fenomeno. Prosegue Pierluigi Rosetti, funzionario del Servizio Politiche di welfare del Comune di Forlì spiegano cosa sia e come sia nato l’istituto giuridico della “messa alla prova”, scelta dei tribunali di giustizia minorile compiuta a seguito di attente analisi caso per caso. L’intervento è proseguito condividendo tre casi pratici avvnuti nel Comitato Locale della Croce Rossa di Forlì per i quali i Giovani della Croce Rossa si sono impegnati ad integrare la persona assegnatagli al pari degli altri Volontari nel pieno rispetto dei principi di Croce Rossa.

 

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Conclude poi Arianna Marchetti, Delegato Tecnico Nazionale Area Servizio nella Comunità che propone una panoramica delle attività e delle iniziative svolte dai Giovani CRI sul territorio lanciando la sfida per lavorare di più, mglio per ottenere un maggiore impatto.In occasione dell’evento è stata consegnata da Andrea Gradella, Vice Ispettore Nazionale dei Giovani CRI, la medaglia di bronzo al Pioniere Santa Sicali quale riconoscimento per la realizzazione del progetto “la città che vorrei”.

  

File in formato ppt (383 KB)Dal disagio giovanile alla devianza – Girmenia (383 KB).File in formato ppt (464.5 KB)Case study attività CRI – Marchetti (464.5 KB).File in formato ppt (306.5 KB)La sfida della prevenzione – Sicali (306.5 KB).File in formato ppt (1.93 MB)Istituto della messa alla prova nei Comitati CRI – Rosetti (1.93 MB). 

Roma, convegno disagio e devianze giovanili

I partecipanti del convegno

I partecipanti del convegno
I partecipanti del convegno

 

 

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