Rhoda de Bellegarde de Saint Lary, Crocerossina esemplare

Ritratto fotografico di Rhoda de Bellegarde de Saint Lary
Ritratto fotografico di Rhoda de Bellegarde de Saint Lary

E’stato conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Noale, in provincia di Venezia, alla Crocerossina Rhoda de Bellegarde de Saint Lary, che con grande spirito d’abnegazione si è prodigata in soccorso dei combattenti  della Prima Guerra mondiale ed ha voluto essere sepolta a Briana (frazione di Nogale) proprio accanto ai “suoi soldati”. Oggi purtroppo la sua tomba non esiste più, ma una croce con un’iscrizione sul basamento ricorda l’opera di questa esemplare Sorella Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana.Nata a Firenze nel 1890, figlia di un Ufficiale sabaudo là trasferitosi quando questa città era la capitale del nuovo Stato, Rhoda si diplomò nel 1917, svolgendo la sua attività durante la Prima Guerra Mondiale Seguì le orme della sorella Margherita, maggiore di nove anni; anche nelle scelte di vita quotidiana, (persino sportiva come eccellente tennista), oltre che nella generosa abnegazione e nella dedizione ai più nobili valori umanitari e patriottici.

  

Una immagine del cippo in memoria della S.lla Rhoda de Bellegarde de Saint Lary
Una immagine del cippo in memoria della S.lla Rhoda de Bellegarde de Saint Lary

Impegnata come Crocerossina al fronte, dopo un primo periodo a Cormons nel 1916 quale interprete presso le ambulanze radiologiche inglesi, raggiunse l’anno dopo la sorella Margherita in servizio presso l’ospedale n. 71 di Gradisca. Erano i giorni bui e dolorosissimi di Caporetto, affrontati da Rhoda in prima persona senza esitare a confrontarsi con i segni  di una tragedia di cui lascerà memoria anche nel suo epistolario, dove si leggono una partecipazione emotiva e una dedizione a quel difficile “lavoro”, in soccorso dei soldati feriti e moribondi, da lei considerati “figliuoli”. Sempre insieme alla sorella fu trasferita nella primavera del 1918 al piccolo ospedale n. 191, allestito  nel castello di Stigliano, dovei si dedicò ai militari convalescenti, senza potere però proseguire a lungo questa sua missione.Nel settembre dello stesso 1918 infatti  anche a Stigliano si manifestarono i primi casi della terribile influenza “spagnola”, che aveva mietuto in Europa decine di milioni di vittime (più di quelle causate dalla stessa Guerra in corso) e, colpita dalla stessa polmonite influenzale che aveva costretto a trasformare le scuole in lazzaretti, la crocerossina Rhoda de Bellegarde morì a Stigliano il 13 ottobre di quell’ultimo – ultimo – anno di guerra..

  

Venne sepolta nel cimitero di Briana, senza allontanarsi così neppure dopo la morte dai soldati che aveva curato con amorevole spirito, da vera Sorella Crocerossina.Descritta dagli assistiti come “angelo di carità”, venne insignita della Medaglia d’argento al Valor Militare proprio con la motivazione delle sue spiccate qualità di coraggio, senso del dovere e profondo altruismo. La memoria di Rhoda de Bellegarde de Saint Lary merita di essere conservata, perché la generosa Crocerossina fu donna esemplare, sensibile e insieme animata da grande forza morale, e seppe affrontare con slancio esemplare un tragico periodo di grandi mutamenti storici e sociali, nei confronti del quale siamo tutti debitori.

       

Copy link
Powered by Social Snap