Tra le tracce della prima prova scritta dell’esame di Stato, quella di italiano, il 19 giugno 2024 i maturandi di tutta Italia si sono trovati di fronte una moltitudine di temi di grande rilevanza anche contemporanea.

Colpisce tra tutti il testo di Giuseppe Galasso, intellettuale partenopeo scomparso nel 2018, che affronta il tema del disarmo nucleare con uno scritto che, seppur risalente al 1998, si dimostra di rinnovata attualità. 

Al centro della riflessione di Galasso vi è il concetto di “equilibrio del terrore” che ha caratterizzato gli anni della Guerra fredda, ossia la situazione di costante tensione tra le due superpotenze – Stati Uniti e Unione Sovietica – che non è mai sfociata in un conflitto armato aperto per via dell’enorme potenziale distruttivo dei rispettivi arsenali atomici che avrebbero potuto essere impiegati.

Specchio della situazione descritta dal testo è quella odierna. Dopo un breve periodo di apparente distensione che ha seguito la fine della Guerra fredda, il mondo di oggi si trova nuovamente a doversi misurare con conflitti armati internazionali caratterizzati dalla contrapposizione di Stati e armamenti nucleari in espansione.

Ieri come oggi, la retorica della deterrenza nucleare continua ad avere un ruolo centrale nelle relazioni internazionali: l’equilibrio geopolitico del mondo sembra ancora basarsi sul terrore del possibile impiego di ordigni atomici da parte degli Stati detentori di queste armi, senza tuttavia un chiaro riconoscimento delle devastanti conseguenze che tale uso comporterebbe su ambiente e salute umana.

La storia e l’attualità ci mostrano che tutti gli sforzi intrapresi finora per la lotta contro la proliferazione delle armi nucleari hanno scongiurato il rischio di una guerra nucleare; tuttavia, la strada verso l’abolizione completa di tali armi è ancora costellata di obiettivi da raggiungere. Un primo passo fondamentale in questo senso è rappresentato dall’entrata in vigore, il 22 gennaio del 2021, del Trattato per la proibizione delle armi nucleari.

L’ imperativo morale, politico e umanitario è quello di prevenire l’uso di tali armi, imporre il controllo e la riduzione degli arsenali esistenti, fino ad arrivare alla loro completa eliminazione. Educare le giovani generazioni al fine di evitare il ripetersi di vecchi schemi è il fine della Croce Rossa Italiana dal 2019, con la nascita della Campagna di sensibilizzazione Nuclear Experience per un mondo libero dalle armi nucleari.

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