Omofobia, Bifobia e Transfobia
falso

1. L'OMOSESSUALITÀ È UNA MALATTIA E PUÒ ESSERE CURATA CON LA TERAPIA DI CONVERSIONE

vero

La terapia di conversione è una pratica pseudoscientifica intesa a cambiare l’orientamento sessuale di una persona dall’omosessualità all’eterosessualità, oppure ad eliminare o quantomeno ridurre i suoi desideri e comportamenti omosessuali. La comunità scientifica non ha mai trovato prove che attestino l’efficacia di queste pratiche. Al contrario, sono molte le fonti scientifiche che ne documentano l’inefficacia e la pericolosità1.

Nel 2010 in Italia è stato pubblicato un documento sottoscritto da psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, psicoanalisti, studiosi e ricercatori nel campo della salute mentale e della formazione per condannare ogni tentativo di patologizzare l’omosessualità, affermando che “qualunque trattamento mirato a indurre il/la paziente a modificare il proprio orientamento sessuale si pone al di fuori dello spirito etico e scientifico2”.

falso

2. GLI UOMINI GAY SONO PIÙ PROPENSI ALLA PEDOFILIA

vero

Non esistono prove scientifiche che collegano l’orientamento sessuale omosessuale alla pedofilia.

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3. LE CURE ORMONALI PER I GIOVANI TRANSGENDER SONO SPERIMENTALI E PERICOLOSE

vero

Nei giovani, prima di iniziare il trattamento ormonale, riveste un ruolo prioritario nel supporto degli adolescenti con DG/IG la sospensione della pubertà tramite la somministrazione degli analoghi dell’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRHa), fornendo una finestra temporale in cui portare avanti una valutazione più approfondita dell’identità di genere di una persona. Tale trattamento è inoltre completamente reversibile.

In accordo con le linee guida dell’Endocrine Society [10], gli Standard of Care della World Professional Association for Transgender Health, nonché secondo le raccomandazioni delle principali società scientifiche nazionali dedicate, si può accedere al trattamento con GnRHa in presenza dei seguenti criteri:

  1. quadro di DG secondo DSM-5;
  2. sviluppo puberale allo stadio Tanner 2 o superiore;
  3. incremento della DG con l’inizio dello sviluppo puberale;
  4. assenza di psicopatologie associate potenzialmente interferenti con il percorso di affermazione di genere;
  5. supporto psicologico e sociale durante il trattamento;
  6. dimostrata comprensione degli esiti attesi e dei rischi e benefici del trattamento;
  7. consenso e disponibilità a un adeguato supporto da parte dei genitori.

In caso di persistenza della DG/IG e se soddisfatti specifici criteri, è possibile accedere alla terapia ormonale di affermazione di genere.

Purtroppo, le terapie ormonali non sono esenti da effetti collaterali, come ad esempio ipertensione arteriosa, incremento del rischio cardiovascolare e insufficienza epatica. Al fine di minimizzare i possibili effetti collaterali è fondamentale evitare auto-somministrazione ed essere seguiti da un endocrinologo specializzato in questi trattamenti, al fine di evitare gravi conseguenze3.

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4. L’OMOSESSUALITÀ NON ESISTE IN NATURA E NON È NORMALE

vero

Nel mondo animale sono stati documentati comportamenti omosessuali che vanno dai giochi sessuali a comportamenti genitoriali in coppie omosessuali in circa 1.500 specie, sia in cattività che in ambiente naturale4.

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5. I BAMBINI CRESCIUTI DA GENITORI LGBTQ+ RISCONTRANO PROBLEMI DI SVILUPPO

vero

I bambini si sviluppano con un buon adattamento, paragonabile a quello che avrebbero crescendo in una famiglia eterosessuale: nessun maggior rischio di incorrere in problemi emotivi, comportamentali o psicologici. Inoltre, il rendimento scolastico di questi bambini è paragonabile a quello della popolazione scolastica generale5.

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6. LE TERAPIE ORMONALI PER I TRANSGENDER CAUSANO IL CANCRO

vero

In letteratura diversi studi riportano che non vi è un incremento dell’incidenza nelle persone trans persona assegnata alla nascita a maschio (AMAB) confrontate con le donne cisgender6. Un altro studio condotto negli Stati Uniti non ha mostrato incrementato rischio oncologico del carcinoma mammario nelle persone AMAB transgender confrontato con le donne cisgender mentre risulta aumentato il rischio rispetto gli uomini cisgender. Tuttavia, i tassi di incidenza di tumori ormono-sensibili, come per l’appunto quello mammario, sembrano bassi nelle persone transgender AMAB7. Rimane sempre l’indicazione che, sottoponendosi ad una terapia ormonale non esente da effetti collaterali, risulta fondamentale evitare auto-somministrazione ed essere seguiti da personale medico specializzato che lo assista anche nei controlli durante tutto il percorso.

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7. ESSERE OMOSESSUALE AUMENTA DI 17 VOLTE IL RISCHIO DI CONTRARRE UN CANCRO ALL’ANO

vero

6 casi su 10 di cancro anale riguardano una donna, mentre tra gli uomini l’incidenza della malattia è superiore negli omosessuali; tuttavia, uno studio epidemiologico ha stimato che il 53% dei tumori dell’ano nell’uomo riguardavano uomini eterosessuali8. Diversi studi epidemiologici hanno collegato il rischio di sviluppo del cancro dell’ano con l’infezione da HPV che può essere trasmesso in caso di rapporti sessuali non protetti e in presenza di un elevato numero di partner sessuali9. Un mezzo importante per contrastare il virus è la sua vaccinazione. Al momento sono disponibili due vaccini preventivi contro HPV gratuiti per maschi e femmine dagli 11 ai 26 anni10. Questi vaccini sono indicati per la prevenzione delle lesioni genitali precancerose della cervice uterina, della vulva e della vagina e del cancro della cervice uterina mentre solo il quadrivalente è indicato anche per la prevenzione delle lesioni preinvasive e invasive dell’ano. Studi effettuati hanno permesso di avere risultati di efficacia statisticamente significativi nei confronti delle lesioni precancerose dell’ano del 77,5%11.

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8. LA CONDIZIONE TRANSGENDER È DOVUTA A TRAUMI INFANTILI CHE ANDREBBERO CURATI

vero

La letteratura scientifica non ha dimostrato un legame tra condizioni familiari o eventi di vita avversi e la genesi della varianza di genere, che in molti casi inizia a manifestarsi in età assai precoce. Inoltre, le cosiddette terapie riparative che consistono nello spingere la persona transgender ad avere un’espressione di genere e un’identità di genere in linea con il proprio sesso biologico non hanno dimostrato alcuna efficacia, anzi, oltre a fallire nel loro scopo, possono provocare nei soggetti gravi effetti negativi come ansia e depressione, a volte aggravati da spinte al suicidio12.

  1. Vittorio Lingiardi e Nicola Nardelli, Linee guida per la consulenza psicologica con persone lesbiche, gay, bisessuali, Milano, Raffaello Cortina, 2014, ISBN 978-88-6030-669-2. URL consultato il 10 luglio 2016 (archiviato dall’url originale il 28 giugno 2018).
  2. L’omosessualità non è una malattia da curare, su noriparative.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
  3. ISS – Appropriatezza terapeutica nelle persone transgender
  4. Volker Sommer, University College London; Paul L. Vasey, University of Lethbridge, Alberta (2006): Homosexual Behaviour in Animals – An Evolutionary Perspective, Cambridge University Press, ISBN 978-0-521-86446-6
  5. Fedewa, A. L., Black, W. W., & Ahn, S., Children and adolescents with same-gender parents: A meta-analytic approach in assessing outcomes, «Journal of GLBT Family Studies», 11(1), 1-34, 2015.
  6. Brown GR, Jones KT. Incidence of breast cancer in a cohort of 5,135 transgender veterans. Breast Cancer Res Treat. 2015; 149:191-198.
  7. Silverberg MJ, Nash R, Becerra-Culqui TA, Cromwell L, Getahun D, Hunkeler E, Lash TL, Millman A, Quinn VP, Robinson B, Roblin D, Slovis J, Tangpricha V, Goodman M. Cohort study of cancer risk among insured transgender people. Ann Epidemiol. 2017; 27:499-501.
  8. De Vuyst H et al., Prevalence and type distribution of human papillomavirus in carcinoma and intraepithelial neoplasia of the vulva, vagina and anus: a meta-analysis. Int J Cancer 2009;124(7):1626-36
  9. LINEE GUIDA NEOPLASIE DEL RETTO AIOM – 2021
  10. HPV VACCINAZIONE E PREVENZIONE – COSA SAPERE
  11. Palefsky JM, Giuliano AR, Goldstone S, et al. Hpv vaccine against anal Hpv infection and anal intraepithelial neoplasia. N Engl J Med. 2011;365:1576-85.
  12. Coleman E, Radix AE, Bouman W et al. Standards of Care for the Health of Transgender and Gender Diverse People, Version 8. Int J Transgend Health. 2022; Sep 6;23(Suppl 1):S1-S259.
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