Eventi climatici estremi, come le ondate di calore, hanno un impatto significativo soprattutto sugli anziani che vivono in città, più frequentemente se malati cronici o soli. Temperature estreme possono, tuttavia, provocare effetti sulla salute anche su persone sane: bambini, lavoratori esposti, donne in gravidanza, persone che fanno uso di alcol e sostanze stupefacenti, sportivi che praticano un’attività fisica intensa nelle ore calde della giornata.
Negli ultimi anni, non solo anziani ma anche giovani hanno subito i danni correlati al calore estivo: scottature e insolazioni rappresentano le lesioni più diffuse tra i ragazzi durante l’estate, incorrendo spesso in ustioni sul corpo o picchi febbrili da insolazione. L’invito, rivolto in particolare a chi ha una pelle molto chiara, è di osservare semplici consigli ed evitare l’esposizione nelle ore più calde, oltre ad idratarsi anche con creme protettive.
Le previsioni meteorologiche indicano che, a causa dei cambiamenti climatici, le temperature estive saranno ancora più elevate ed il fenomeno delle ondate di calore diventerà sempre più frequente, con gravi rischi per la salute per tutti, ed in particolare per anziani, neonati e bambini (0-4 anni) e malati cronici.
Prevenire gli effetti negativi delle ondate di calore è possibile!
Alcuni interventi preventivi, infatti, possono ridurre considerevolmente l’impatto di questi fenomeni. È necessario, quindi, mettere in atto sia azioni preventive che operative.
Passare dalle parole ai fatti nella lotta all’emergenza climatica. Questo lo spirito con cui Legambiente e la Croce Rossa Italiana lanciano una campagna comune per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore e le conseguenze che da essi derivano.
La campagna “Cresce il caldo, cresce la prevenzione”, da anni promossa dalla Croce Rossa Italiana, quest’anno sarà svolta unitamente a Legambiente grazie al protocollo di collaborazione firmato dalle due associazioni, con l’obiettivo di unire le forze per promuovere azioni che tengano insieme giustizia ambientale e sociale. Si tratta della prima di una serie di progetti, iniziative e campagne territoriali che avranno al centro la lotta alla crisi climatica, la tutela della salute e dell’ambiente. Tre temi strettamente interconnessi sui quali le due associazioni informeranno e sensibilizzeranno i cittadini di tutte le età non solo sulle cause e sugli effetti dell’emergenza clima ma anche sulle attività di contrasto al climate change (a partire dalla mitigazione del rischio, dall’adattamento ai cambiamenti e dall’adozione di comportamenti e stili di vita più sostenibili da parte dei singoli e delle comunità).
Anche quest’anno, la Croce Rossa Italiana attiva CRI per le Persone: il numero di pubblica utilità 1520 attivo h24 che fornisce informazioni, supporto e assistenza.
Il numero di pubblica utilità 1520, attivo h24, fornisce informazioni, orientamento e risposte a Comitati, volontari e chiunque abbia bisogno di assistenza. Operatori formati garantiscono informazioni di primo sportello sui molteplici servizio offerti dalla CRI attivando la presa in carico della richiesta e la promozione di buone pratiche, nell’ottica di una maggiore integrazione e valorizzazione dei servizi erogati dai territori e di una diffusione capillare di accesso ai servizi.
In questo delicato periodo dell’anno, dove è più difficile richiedere assistenza, gli operatori forniscono, inoltre, informazioni e consigli per difendersi dalle alte temperature.
Il numero 112/118 è da utilizzarsi per le emergenze sanitarie, per consigli o consulenze sullo stato di salute rivolgersi al proprio medico di base.
Come ci si protegge dalle ondate di calore?
È importante avere delle abitudini che ci permettono di migliorare la nostra resilienza al caldo: indossare indumenti leggeri (cotone o lino) di colore chiaro, usare creme solari per proteggere la pelle e regolare i condizionatori ad una temperatura che non si discosti di più di 6-7 gradi rispetto a quella esterna.
COVID-19: Si consiglia l’utilizzo di una mascherina chirurgica a fronte di una mascherina FFP2 per favorire la ventilazione.
Come fare a prevenire un'ondata di calore?
Una serie di semplici abitudini di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore. Si tratta di 10 semplici regole comportamentali in grado di: limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione, ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, persone con problemi di salute, che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli).
La migliore protezione è la prevenzione, preferendo uscite nelle ore più fresche della giornata, al mattino prima delle 11:00 e alla sera dopo le 18:00 e favorendo le zone d’ombra all’esposizione al sole.
Inoltre sul sito del Ministero della Salute è possibile conoscere in anticipo quando un’ondata di calore si verificherà in una data regione.
L'alimentazione è importante nella prevenzione delle ondate di calore?
Una corretta alimentazione può prevenire dall’insorgere di effetti sulla salute derivanti da colpi di calore. In generale è meglio consumare pasti leggeri, preferire la pasta e il pesce alla carne ed a cibi elaborati e piccanti; consumare molta frutta e verdura. Preferire, inoltre,i pasti semplici, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata.
È importante bere, anche in assenza dello stimolo della sete.
Si consiglia di bere almeno due litri al giorno, salvo diverso parere del medico, di moderare l’assunzione di bevande gassate e zuccherate, ricche di calorie, gli alcolici, perché aumentano la sensazione di calore e la sudorazione, contribuendo così ad aggravare la disidratazione, e di limitare l’assunzione di bevande che contengono caffeina.
Chi sono i soggetti più esposti ad un'ondata di calore?
Più esposte ai pericoli del caldo sono le persone anziane, in particolare se soffrono di malattie cardiovascolari o respiratorie croniche, ipertensione, insufficienza renale cronica e malattie neurologiche, e quelle non autosufficienti, poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi.
Particolare attenzione va rivolta ai neonati e ai bambini: per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a una disidratazione.
Sono soggetti vulnerabili anche le persone ipertese e i cardiopatici, ma anche molte persone sane.
Quali soni i principali sintomi?
Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.
Si può avere perdita di coscienza.
La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C, la pressione arteriosa diminuisce repentinamente, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione.
Che cosa fare nel caso di un colpo di calore?
Nel caso in cui si avvertano i sintomi di un colpo di calore, occorre chiamare il numero 112/118. Nell’attesa distendere la persona in un luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo.
Per abbassare la temperatura corporea porre una borsa di ghiaccio sulla testa, avvolgere la persona in un lenzuolo o un asciugamano bagnato in acqua fredda.
Se vigile reidratare con acqua fresca, non fredda, a piccoli sorsi.
Non somministrare bevande alcoliche.
COVID-19: Si consiglia la sostituzione di un’eventuale mascherina FFP2 indossata con una mascherina di tipo chirurgico, se questa non dovesse esserci prima di far rimuovere la mascherina, assicurarsi di aver rispettato le misure di distanziamento sociale.
Nozioni di primo soccorso
Le patologie da calore che si verificano in seguito a una prolungata esposizione a temperature elevate, insorgono con malori, anche improvvisi, e comprendono inoltre condizioni gravi che, talvolta, possono essere mortali.
Il nostro corpo, nel periodo estivo e in particolare durante le giornate caratterizzate da ondate di calore, si trova ad affrontare ampie variazioni della temperatura esterna che devono essere compensate in modo che la temperatura corporea centrale si mantenga all’interno di un intervallo compreso tra 35,5°C e 37,7°C, quando l’organismo non riesce a compensare reagisce attraverso sintomi volti ad accendere l’attenzione del soggetto o delle persone a lui vicine.
L’insolazione (o colpo di sole) è un malore che può comparire dopo eccessiva, diretta e prolungata esposizione ai raggi solari, spesso senza le adeguate protezioni, soprattutto alla testa.
– Sintomi: malessere generale, nausea, cefalea, vertigini e, nelle forme più gravi, anche l’alterazione dello stato di coscienza e la riduzione della capacità di camminare.
– Intervento: trasportare la persona in un ambiente fresco e ombreggiato; raffreddare il corpo con pezze imbevute di acqua fresca alle ascelle e alla testa. Se la sintomatologia non regredisce velocemente e/o si osserva un peggioramento, anche con comparsa di ulteriori sintomi, consultare un medico o recarsi al più vicino pronto soccorso.
Il colpo di calore si osserva quando un rilevante innalzamento della temperatura corporea si associa a un alto tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione ambientale. In queste condizioni, l’organismo non riesce ad adattarsi e i normali meccanismi di compenso, come la sudorazione, risultano essere in parte compromessi.
– Sintomi: debolezza, cefalea, nausea e vomito, temperatura corporea superiore a 40°, pelle calda e secca, aumento della frequenza cardiaca, respiro superficiale, abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione) e svenimento. Questi sintomi possono essere accompagnati o meno da confusione mentale.
– Intervento: trasportare il soggetto in un luogo fresco e aerato; spogliare il più possibile la persona; sdraiare la persona; sollevare gli arti inferiori; praticare spugnature fredde sul corpo con un asciugamano imbevuto d’acqua fresca. Se la persona risulta essere incosciente, è indispensabile assicurare la sua ospedalizzazione: chiamare il numero unico per le emergenze 1-1-2 e seguire le indicazioni dell’operatore di centrale; porre la persona in posizione laterale di sicurezza; proseguire con il raffreddamento della superficie corporea; attendere l’arrivo del mezzo di soccorso. Evitare, in ogni caso, l’uso di farmaci antipiretici.
La sincope da calore (o svenimento da calore) si manifesta quando a seguito della reazione di dilatazione dei vasi sanguigni, per consentire la perdita di calore dalla superficie corporea, il volume del sangue circolante diminuisce e se non adeguatamente compensato, determina una importante riduzione dei valori di pressione arteriosa. La sincope può manifestarsi, inoltre, quando il soggetto mantiene la posizione eretta per lunghi periodi, determinando una “stasi” di sangue nelle vene degli arti inferiori, con conseguente insufficiente ritorno di sangue al cuore e riduzione del volume sanguigno ai tessuti dell’organismo e al cervello (= riduzione della gittata cardiaca), da cui deriva una conseguente riduzione della pressione arteriosa e quindi un’inadeguata fornitura di ossigeno al cervello, il quale non riesce più a mantenere il normale stato di coscienza, situazione che si può manifestare anche a seguito dell’improvviso passaggio alla stazione eretta dopo un’esposizione prolungata al caldo.
– Sintomi: aumento della frequenza cardiaca, abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione), alterazione dello stato di coscienza e svenimento.
– Intervento: trasportare il soggetto in un luogo fresco e aerato; spogliare il più possibile la persona da indumenti e accessori che potrebbero impedire il regolare flusso sanguigno; sdraiare la persona; sollevare gli arti inferiori; praticare spugnature fredde sul corpo con un asciugamano imbevuto d’acqua fresca. Se la persona risulta essere incosciente, è indispensabile assicurare la sua ospedalizzazione: chiamare il numero unico per le emergenze 1-1-2 e seguire le indicazioni dell’operatore di centrale; porre la persona in posizione laterale di sicurezza; proseguire con il raffreddamento della superficie corporea; attendere l’arrivo del mezzo di soccorso.
Lo stress da calore si manifesta a seguito di un’eccessiva perdita di liquidi o di sali dovuta al calore, che comporta una riduzione del volume del sangue circolante.
– Sintomi: cefalea, vertigini, senso di stordimento, debolezza, sudorazione profusa, affaticamento, offuscamento della vista, nausea, aumento della frequenza cardiaca, abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione), fino all’alterazione dello stato di coscienza e svenimento.
– Intervento: trasportare il soggetto in un luogo fresco e aerato; spogliare il più possibile la persona da indumenti e accessori che potrebbero impedire il regolare flusso sanguigno; sdraiare la persona; sollevare gli arti inferiori; praticare spugnature fredde sul corpo con un asciugamano imbevuto d’acqua fresca e reintegrare liquidi con acqua a temperatura ambiente. Se la persona risulta essere incosciente, è indispensabile assicurare la sua ospedalizzazione: chiamare il numero unico per le emergenze 1-1-2 e seguire le indicazioni dell’operatore di centrale; porre la persona in posizione laterale di sicurezza; proseguire con il raffreddamento della superficie corporea; attendere l’arrivo del mezzo di soccorso.
Nota: Queste informazioni non devono sostituire la pronta consultazione del medico o il ricorso al soccorso di emergenza in caso di malore.