Con l’arrivo dei mesi più freddi, riparte la campagna di sensibilizzazione “Cresce il freddo, cresce la prevenzione” della Croce Rossa Italiana in collaborazione con Legambiente. Da anni, ormai, il susseguirsi di condizioni climatiche estreme si manifesta con maggiore frequenza ed intensità, causando conseguenze non indifferenti sulle nostre vite. Tra queste ci sono le ondate di freddo estremo che, oltre ad arrecare gravi danni al territorio in cui viviamo, costituiscono un serio rischio per la salute, in particolare per gli anziani e per le persone più fragile che, spesso, soffrono di patologie croniche e sono maggiormente esposte alle condizioni climaticamente avverse.
La maggioranza dei record di temperatura battuti negli ultimi decenni, infatti, hanno riguardato sia i picchi di caldo, sia le ondate di freddo intenso. Queste ultime sono collegate ai cambiamenti climatici dovuti alle attività antropiche. Le temperature elevate del Pacifico, infatti, influiscono sull’aria fredda che arriva dalla Siberia, ne favoriscono la risalita e modificano così le condizioni della stratosfera, influenzando l’arrivo di repentine ondate di freddo dall’area artica. Il riscaldamento globale incrementa anche la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera attraverso l’evaporazione che può aumentare l’intensità delle nevicate nelle aree fredde con ripercussioni sul nostro benessere, sui sistemi di trasporto, le infrastrutture e i consumi energetici.
Fonti: nature.com; sciline.org
Oggi più che mai, prendersi cura del Pianeta significa avere a cuore anche la salute e la sicurezza delle persone, proteggere il nostro presente e disegnare un futuro realmente sostenibile. Ecco perché l’iniziativa della Croce Rossa e di Legambiente si propone di diffondere consigli utili non solo per proteggersi dal freddo ma anche per agire in termini di risparmio energetico e ottimizzazione delle risorse a nostra disposizione. Il fenomeno della povertà energetica si sta diffondendo in maniera preoccupante ed è sempre più importante investire sulla preparazione e l’adattamento delle comunità. Ognuno di noi, cambiando le proprie abitudini, può fare la differenza. Sia all’interno delle nostre case sia negli ambienti di lavoro, infatti, utilizzare in maniera efficiente le fonti di calore, minimizzando le dispersioni, può aiutarci a limitare i rischi delle ondate di freddo anche prestando attenzione a ridurre gli sprechi d’energia.