Dalla pandemia, ai conflitti, dalla povertà alle solitudini involontarie, per arrivare fino alle fragilità. La salute mentale è messa duramente alla prova da quanto accade nella nostra vita e alle persone a noi care. Al lavoro o in casa, guardando la tv o passeggiando al parco, facendo la spesa o giocando con i nostri figli. Tutto quello che ci circonda influisce sui nostri pensieri, sul nostro essere, a volte segnandoci in maniera decisa. Spesso le immagini di violenza, episodi di discriminazione e molestie, difficoltà personali, sono la causa di un sentimento di malessere diffuso che incide negativamente sulla quotidianità, sull’appetito, sul sonno, sulle relazioni con gli altri, sui nostri sorrisi, sul nostro sguardo. Le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa Italiana sono qui, pronti ad ascoltare, ad essere al fianco di chiunque stia vivendo un momento di crisi, di chi si sente messo in un angolo. In molti modi, attraverso numerose attività ed iniziative, forniscono supporto psicologico e psicosociale a tantissime persone. La CRI è vicina a donne e uomini, ragazze e ragazzi messi a dura prova da ansia, stress, ma anche ad anziani che vivono le loro giornate in solitudine. Riusciamo ad essere una presenza costante al fianco delle persone con fragilità e dei migranti giunti sulle nostre coste dopo viaggi pericolosi, compiuti per fuggire a condizioni socio-sanitarie impossibili, a carestie, violenze, conflitti. E ancora siamo vicini a tutte le persone vulnerabili che si trovano a sopportare le conseguenze di una emergenza, un terremoto, un’alluvione, degli effetti dei cambiamenti climatici. Cerchiamo di stringere tra le nostre mani le loro, di infondergli coraggio, speranza, serenità. Sappiamo che è importante unire gli sforzi, tutti insieme, intervenire il prima possibile, affinché un momento di difficoltà non abbia conseguenze gravi per la loro salute, affinché un malessere non si trasformi in qualcosa di più grande, di un nemico più forte da combattere. A quanti soffrono perché messi alla prova da situazioni personali gravose, da solitudine o agitazione, da problemi che sembrano insormontabili, a tutti loro dico: non siete soli, ovunque ci troverete al vostro fianco.
Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana
Ansia, stress, depressione, disturbi del sonno. Sono diversi i sintomi della mancanza di benessere e sempre più diffusi in Italia e nel mondo. Come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”. In altre parole la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere generale di una persona. E può essere influenzata da diversi fattori socio-economici sui quali è necessario agire con strategie globali di promozione, prevenzione e trattamento.
Il nostro Paese, insieme al Giappone, presenta la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di pieno benessere mentale: secondo un’indagine Ipsos del 2023, solo il 18% del campione dichiara uno stato di pieno benessere, un dato quanto meno in calo rispetto allo scorso anno (20%). Lo stress è il disturbo mentale più diffuso a livello globale, avvertito in Italia dal 56% del campione (+8% vs 2022). Il 48% degli italiani si sente solo, il dato peggiore in Europa, mentre incidono sullo stato di salute mentale anche l’impatto negativo della guerra, avvertito dal 52% del campione e l’impatto degli effetti negativi del cambiamento climatico (43%, terzi in Europa).
I soggetti più a rischio sono le donne – complice la disparità di genere avvertita nel quotidiano – e i giovani – che scontano l’effetto di un uso spesso eccessivo di tecnologie e social.
La pandemia, i conflitti, l’insicurezza economica, l’emergenza climatica, ma anche la crescita dell’isolamento, hanno e stanno mettendo a dura prova il benessere psicologico della popolazione, in particolare delle persone in condizioni di maggiore vulnerabilità, quali i giovani e le persone anziane.
Il mantenimento della salute mentale è un processo attivo che richiede cura costante e attenzione. Questo processo può essere avviato e portato avanti con scelte specifiche come l’adozione di stili di vita sani, relazioni sociali positive, la gestione dello stress con tecniche di meditazione. Ma oggi più che mai, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale, vogliamo soprattutto sottolineare quanto sia importante cercare e ricevere aiuto professionale quando necessario.
Per questo l’impegno della Croce Rossa Italiana nell’ambito del supporto psicologico e psicosociale alla popolazione è diventato centrale negli ultimi anni. Solo nel 2023, attraverso il servizio di supporto psicologico telefonico tramite il numero verde di pubblica utilità 1520, la CRI ha supportato 2.634 persone, svolgendo 9.670 colloqui di supporto psicologico telefonico. Un servizio che offre sostegno e ascolto a titolo completamente gratuito a chiunque stia affrontando un momento di difficoltà o un disagio legato alla sfera psicologica, emotiva e relazionale con l’obiettivo di aiutare le persone a migliorare la propria qualità di vita.
Accanto a questo sono stati sviluppati progetti di supporto psicologico mirato e di promozione della salute mentale.
Nate nel 2022, le Officine della Salute sono un luogo sicuro in cui le persone con fragilità sociali e sanitarie possono trovare una risposta alle loro necessità. Medicina primaria, visite specialistiche, farmacia solidale, orientamento ai servizi del territorio e supporto psicologico: sono numerosi i servizi gratuiti che vengono assicurati, allo scopo di costruire con ogni persona un percorso individuale verso il superamento dello stato di necessità. Lo scorso anno sono stati oltre 2200 gli interventi di supporto psicologico forniti nelle 39 Officine della Salute presenti su tutto il territorio.
“Dal Covid in poi abbiamo scoperto situazioni di grave degrado, problemi di dipendenze importanti”, ci ha raccontato Alfonso di Giuseppe, psicologo e volontario della CRI di Santa Severa. “Persone che stanno talmente male da non andare a farsi visitare. Vengono qui nella nostra Officina della Salute per un farmaco o magari anche per un pacco alimentare e quel pacco diventa un ‘gancio’ per poter lavorare sui comportamenti e le fragilità di queste persone. Perché spesso queste persone sono sole e non hanno neanche un ascolto”.
Oltre al disagio economico, all’incertezza sociale, la pandemia, l’ambiente e i cambiamenti climatici, anche i conflitti e le migrazioni impattano sulla salute mentale della popolazione, al punto che circa il 22% della popolazione in contesti di conflitto ha un disturbo mentale. Diventare testimoni di eventi traumatici come la morte dei propri cari o la distruzione delle case, ha un impatto sulla salute mentale che non può essere sottovalutato. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità i disturbi della salute mentale colpiscono una persona su cinque in contesti post-bellici. Questo vuol dire che milioni di persone in Ucraina o provenienti dall’Ucraina rischiano di essere affette da problemi di salute mentale legati al conflitto e allo sfollamento.
Dal 2023 a oggi, tramite il progetto EU4HEALTH, finanziato dall’Unione Europea, la Croce Rossa Italiana ha assicurato supporto psicologico a 305 persone provenienti dall’Ucraina. Attraverso l’ascolto e la condivisione, gli operatori della CRI costruiscono insieme alle persone dei percorsi volti a ricostruire un’identità rispetto a quanto si è perso ed a creare nuovamente punti di riferimento, che il conflitto ha eliminato o spostato.
Il progetto si pone anche l’obiettivo di diffondere il più possibile la consapevolezza sul tema della salute psico-fisica dei migranti sopravvissuti a contesti di violenza e portatori di molteplici e svariate vulnerabilità, di rafforzare le competenze degli operatori impiegati in contesti emergenziali tramite la diffusione di metodologie di supporto specifiche per persone con background migratorio, fuggite da conflitti o contesti di violenza e, infine, di supportare gli operatori stessi, che si trovano a prestare servizio in situazioni che potrebbero mettere a rischio il loro stesso benessere psico-fisico, tramite incontri finalizzati alla comprensione del loro benessere psico-fisico e allo sviluppo di metodologie volte al superamento di difficoltà emotive e psicologiche legate al contesto lavorativo.
Perché anche prendersi cura dei propri volontari e del loro benessere rappresenta una priorità per la CRI. Gli psicologi del Servizio Psicosociale (SEP) supportano anche i volontari che possono trovarsi in una condizione vulnerabilità durante e dopo un’emergenza o che sentano il bisogno di confrontarsi con un esperto per gestire emozioni correlate a quotidiane attività di assistenza. Il Servizio psicosociale può fornire al volontario un contenimento al vissuto emotivo allo scopo di ridurre o prevenire possibili reazioni a seguito di situazioni stressanti.