Diario dal Kenya – Ora conosciamo la situazione, c’è bisogno di tutti voi

di Tommaso Della Longa – Portavoce CRI

In volo tra Nairobi e Roma – Quando manca tutto, si riscopre il valore delle piccole cose. Una macchina. Il cellulare. Una strada asfaltata. Un bistrot. Un centro commerciale dove si può trovare di tutto. Per non parlare dell’acqua e della luce, come del frigorifero. Siamo partiti la mattina di mercoledì, volo Lodwar-Nairobi, con sosta a Kitale. L’aeroporto dello scalo di partenza è fatto di una lamiera a coprire un piccolo box con alcune panche. Il controllo dei bagagli e delle persone viene fatto a mano. Poi l’aereo e via, con il Turkana nel cuore e la fierezza di quelle persone che cercano cibo e acqua negli occhi. In quota, si vede chiaramente come l’acqua possa cambiare tutto nel giro di 45 minuti di volo: a Kitale c’è il verde, i pascoli, la vita, a Lodwar e dintorni sembra il deserto. E’ per questo che i progetti a lungo termine della Croce Rossa guardano alla costruzione di pozzi, irrigazione e infrastrutture. Ora il primo bisogno è il cibo e l’assistenza sanitaria, ma bisogna intervenire subito anche con uno sguardo ambizioso al futuro.