Sisma – Consegnate da Croce Rossa Italiana tre Jeep per le attività sul territorio

Mercoledì pomeriggio, presso la sede CRI di Via Toscana a Roma – in occasione della riunione del Consiglio direttivo – sono state consegnate tre nuovi mezzi da impiegare nei luoghi colpiti dal sisma. Due Jeep sono destinate a rinforzare la dotazione di mezzi dei Comitati CRI dei Monti Sibillini e di Visso, mentre la terza auto con 4 ruote motrici sarà utilizzata dai “field officer” di Croce Rossa che nelle prossime settimane saranno impegnate su tutta l’area del Centro Italia interessata dall’emergenza.

Aleppo; Mezzaluna Rossa Siriana e Comitato Internazionale di Croce Rossa concludono l’evacuazione di 35mila persone

Con temperature sotto lo zero, le persone stavano bruciando tutto quello che potevano trovare, tra cui coperte e vestiti, per mantenere se stessi e i loro figli al caldo mentre aspettavano di andare via.
Più di 100 volontari della Mezzaluna Rossa e staff del CICR sono rimasti la scorsa settimana giorno e notte per garantire la sicurezza delle persone e cercare di fornire una guida e rassicurazioni.

Aleppo; Croce Rossa: “L’evacuazione potrebbe andare avanti per giorni. Migliaia di persone hanno bisogno di aiuto”

Il capo-delegazione del Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) in Siria, Marianne Gasser, ha dichiarato che ci potrebbero volere vari giorni per completare l’operazione di evacuazione nella città siriana di Aleppo.
Le prime due evacuazioni, guidate dal CICR e dalla Mezzaluna Rossa Siriana (SARC), hanno permesso di portare al sicuro circa tremila civili e più di 40 feriti, tra cui bambini.
Il direttore regionale del CICR per il Medio Oriente, Robert Mardini, ha ribadito l’appello a tutte le parti in causa: “Lo spazio umanitario deve essere mantenuto aperto per fare in modo che questa operazione possa continuare”.

Giornata Internazionale dei migranti; Rocca (CRI): “Delusione per le scelte dell’UE”

“Le decisioni, o meglio le non decisioni, prese dall’ultimo Consiglio europeo sul tema migrazioni sono deludenti e purtroppo, come spesso accade, inadeguate. I 28 governi dell’Unione europea dovrebbero avere il coraggio di riformare immediatamente il sistema di accoglienza europeo, partendo dal Trattato di Dublino. Non si può continuare a girarsi dall’altra parte di fronte alla strage continua di migranti in mare e di fronte alla mancanza di solidarietà e di una voce comune nelle politiche europee.