CRONACHE DA HAITI. CROCE ROSSA: NON SPEGNETE I RIFLETTORI SULLA CATASTROFE

Port au Prince (Haiti) – Ruspe, cavi elettrici, tende, generatori, camion. E tanta polvere. Qui al nuovo campo della Croce Rossa gli operatori italiani lavorano senza sosta per garantire in pochissime ore l’apertura della nuova struttura. Ieri il convoglio con tutto il materiale si è ricongiunto con il resto del gruppo, qui la congestione degli arrivi degli aiuti umanitari porta ad inevitabili ritardi. Riunione mattutina, dopo la sveglia alle 6, per fare il punto della situazione. E poi tutti al lavoro.

HAITI, CROCE ROSSA: ALMENO 600 MILA NEI CAMPI TEMPORANEI

Gli effetti più a lungo termine del devastante terremoto di Haiti stanno a poco a poco divenendo più chiari, man mano che le missioni di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa fanno ritorno da regioni remote del paese. Lo stesso Commissario della Croce Rossa Italiana (che ha appena aperto il Campo Italia con cucine e potabilizzatori) tornato in patria, evidenzia l’urgenza di ulteriori interventi: “Guai a spegnere i riflettori su Haiti non c’è tempo da perdere, la situazione può peggiorare”.

Panorama.it: “Aiuti ad Haiti: italiani in prima linea”

Da Panorama.it – Prima di tutto, dare da bere. Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa è impegnato in più di 40 stabilimenti a Port-au-Prince per la potabilizzazione e la distribuzione dell’acqua. Fino ad oggi sono stati distribuiti più di 2.231.000 litri d’acqua potabilizzata, di cui ne stanno beneficiando circa 99.000 persone. Le persone che lasciano le zone colpite aumentano quotidianamente, fa sapere Croce Rossa.