Gioia Tauro (RC), un'ambulanza di ultima generazione per la CRI
Il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana di Gioia Tauro ha beneficiato da parte della Provincia di Reggio Calabria di un contributo di 60.000 euro, utilizzato per l’acquisto di un’ambulanza di “ultima generazione”. Il mezzo di soccorso, infatti, oltre a essere attrezzato per fornire un’adeguata assistenza sanitaria, è dotato di due pannelli fotovoltaici in grado di alimentare tutto il vano sanitario dell’automezzo, riducendo così l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera.La cerimonia di inaugurazione si è svolta nei locali di Palazzo Fallara. I lavori sono stati aperti dal presidente della CRI locale, Fabio Serpico, che ha tra l’altro affermato: “Quest’ambulanza è al servizio della Piana, ovvero di un territorio nel quale, purtroppo, le emergenze non mancano. Un ringraziamento sentito e particolare al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa”.Al tavolo presenti oltre al Presidente Raffa, il Sindaco del Comune di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, e la Presidente del Comitato Regionale della CRI della Calabria, Helda Nagero.Il Presidente Raffa ha dichiarato che l’amministrazione da lui diretta è vicina a tutte le iniziative che si effettuano a favore dei cittadini e delle collettività, ha elogiato l’opera della Croce Rossa Italiana, quale istituzione nazionale che svolge funzioni e compiti importanti, soprattutto attraverso il personale volontario.Anche il Sindaco del Comune di Gioia Tauro ha voluto sottolineare la sua vicinanza al Comitato CRI gioiese, ricordando che la stesso ha beneficiato di un locale confiscato alla criminalità organizzata. La Presidente Regionale CRI della Calabria ha messo in evidenza l’operato svolto dal Comitato Locale, che è sempre in prima linea. Ha ringraziato tutti i volontari che si adoperano giornalmente con sacrificio e spirito di abnegazione al fine di salvaguardare il diritto alla salute delle persone e, più in generale, di garantire una migliore qualità di vita della popolazione.La cerimonia si è chiusa con il rituale taglio del nastro da parte di Raffa, Nagero, Bellofiore e Serpico e con la benedizione di don Galatà.