Firenze, Conferenza Europea Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: appello conclusivo ai governi sulle priorità umanitarie. Nuove povertà e migranti sono le sfide più urgenti
Si è conclusa il 6 giugno a Firenze la nona Conferenza Regionale Europea di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. L’Assemblea delle 53 società nazionali dell’Europa e dell’Asia centrale, riunita dal 3 al 6 giugno, in chiusura dei lavori ha approvato il documento conclusivo e ha lanciato un appello ai governi per indirizzarli sulle priorità umanitarie. “Dalla discussione che ha portato al documento finale – ha esordito Eero Rämö, coordinatore del Drafting Committee prima di presentare alla sessione plenaria finale il testo – è emersa innanzitutto la necessità di un appello forte ai governi degli stati. Dei governi siamo ausiliari e dobbiamo essere di stimolo per la loro azione. Poi ci siamo concentrati anche su altri ambiti: quello dell’impresa che può giocare un ruolo basilare. Altri obiettivi del nostro documento sono le persone, le comunità in favore delle quali agiamo”.“Ai governi non suggeriamo politiche nuove perché basterebbe implementare quelle che già ci sono. E’ invece nostro compito ricordare ai governi quelli che sono gli impegni che devono rispettare. Questa conferenza regionale è una conferenza anche sulla politica. Ci ha colpito di questo evento la partecipazione giovanile. Su questo fronte Firenze ha rappresentato un grande passo in avanti. I giovani hanno partecipato attivamente ai lavori ed hanno dimostrato una grande capacità di affrontare le nuove sfide umanitarie”. L’appello evidenzia le priorità umanitarie sulle quali i governi sono chiamati ad intervenire. “Chiediamo ai governi, ai settori privati e ai partner – si afferma nel documento – di lavorare con noi e di investire in soluzioni innovative e di lungo periodo per invertire la tendenza della crisi e per ridare speranza alle persone più colpite”. In Europa e in Asia centrale le conseguenze umanitarie della crisi economica influenzeranno le persone per i prossimi decenni, con un impatto diverso a seconda dei paesi. Alcune società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno ampliato e modificato i propri programmi per rispondere alle esigenze crescenti e per raggiungere nuovi gruppi di persone vulnerabili, altre hanno compreso la necessità di adeguarsi, ma non sono ancora in grado di mobilitare le risorse necessarie per rispondere ad esigenze in continuo cambiamento. E’ importante non solo pensare in modo diverso, ma anche agire diversamente nella ricerca di soluzioni durature per e con le persone colpite dalla crisi.Le Società Nazionali di Croce Rossa si appellano ai rispettivi governi e ai parlamentari affinché: collaborino con la Croce Rossa per perseguire il benessere sociale delle persone vulnerabili, cambino mentalità abbandonando l’idea dell’emergenza per passare a un approccio di investimento con finanziamenti sostenibili che si concentri sulla continuità; si impegnino per consentire alle persone che hanno bisogno di comprare prodotti alimentari a prezzi accessibili in ogni momento, in modo dignitoso, e con una particolare attenzione alle problematiche nutrizionali; a promuovere la conoscenza di una corretta alimentazione e a intervenire per ridurre i rifiuti alimentari in Europa e in Asia centrale; promuovere l’educazione umanitaria, anche attraverso percorsi formali da concordare con i Ministeri competenti; adottare ulteriori misure legislative che riconoscano, promuovano e proteggano i volontari e salvaguardino il loro valore nel soddisfare i bisogni umanitari e nel contribuire al capitale sociale; facilitare l’accesso di tutti alle tecnologie e alle informazioni come se fosse un diritto umano.L’Assemblea in particolare ha deliberato delle importanti decisioni per quanto riguarda i migranti. Si richiede di attuare una recente risoluzione della Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sottolineando l’importanza della dignità, del rispetto per la diversità e l’inclusione sociale dei migranti; di riconoscere il mandato umanitario delle Società Nazionali di Europa e Asia centrale nel fornire l’assistenza umanitaria ai migranti. E’ necessario, soprattutto, smettere di etichettare i migranti come “illegali”, e garantire che tutti abbiano libero accesso ai diritti umani fondamentali, in particolare il diritto alla protezione, all’assistenza sanitaria, all’istruzione e ai servizi sociali. Occorre poi evidenziare il contributo positivo che i migranti danno ai rispettivi paesi dal punto di visto sociale, economico, culturale, demografico, così come è altrettanto importante riconoscere il sostanziale contributo dei migranti nel loro paese di origine attraverso gli invii di denaro, che superano di gran lunga il valore degli aiuti per lo sviluppo e dei fondi per la cooperazione spesi annualmente. Bisogna, infine, re-impegnarsi in una cooperazione efficace tra paesi di origine, di transito e destinazione, in particolare per garantire la protezione umanitaria dei migranti e combattere il traffico di esseri umani.Anche le imprese sono chiamate ad adottare misure per sostenere l’integrazione dei migranti, assicurando che siano rispettati e trattati in condizioni di parità con gli altri dipendenti. Dovranno poi riconoscere il valore aggiunto del volontariato per dipendenti e datori di lavoro, e sostenerne le attività. Le comunità sono invitate a collaborare con la Croce Rossa per garantire l’inclusione sociale e la lotta contro tutte le forme di discriminazione.