Roma, fiamme e sfregi al Villaggio ROM La Barbuta: devastato anche il presidio CRI
Nella notte tra il 23 ed il 24 giugno si è consumata l’ennesima devastazione al Villaggio ROM La Barbuta. Oltre all’incendio di due moduli abitativi e del container di Risorse per Roma – rimasto vuoto dopo la cessazione del servizio – e il danneggiamento di alcuni locali contenenti i contatori dell’energia elettrica, questa volta è stato preso d’assalto anche il presidio della Croce Rossa Italiana con il furto dei computer e di altri materiali.“Il campo è ormai fuori controllo – ha dichiarato il Presidente della CRI di Roma Flavio Ronzi – il saccheggio avvenuto al nostro presidio è la dimostrazione che a La Barbuta non c’è alcuna regola degna di un campo cosiddetto attrezzato”.A seguito degli incendi che si sono susseguiti da giugno 2013, infatti, la CRI aveva costantemente denunciato il clima di tensione all’interno del villaggio e il progressivo inasprirsi della violenza, che mette a repentaglio sia gli Operatori CRI che gli abitanti stessi del Villaggio, decretando il fallimento di ogni politica di inclusione e non discriminazione.“Da mesi attendiamo risposte dall’Assessore Cutini – conclude Ronzi – ma fino ad ora abbiamo ascoltato solo silenzio. Un silenzio assordante che lede la dignità di tutti coloro che vivono e lavorano nel Villaggio, che mette in pericolo la maggior parte delle persone e rende vano il nostro lavoro al servizio della comunità”.