Il messaggio del Presidente CRI Rosario Valastro
Il 23 novembre del 1980 il terremoto dell’Irpinia scosse l’Italia centro-settentrionale causando più di 2.700 vittime e quasi 9.000 feriti. Intere cittadine vennero rase al suolo, circa 280mila persone persero la propria casa, di scuole e ospedali rimasero solo le macerie. Si trattò di un’immane tragedia, fatta di sofferenza e distruzione, che mise in ginocchio, di fatto, l’intero Paese, causando una ferita profonda alla popolazione.
Le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa Italiana rimasero per mesi accanto alle comunità colpite da questa emergenza, attivandosi sia nella ricerca dei sopravvissuti, che per soccorrere i feriti e, più in generale, per supportare chiunque ne avesse bisogno. A 43 anni di distanza da un evento a dir poco catastrofico, ricordando le vittime del sisma e il dolore dei loro familiari, ai cui va la mia più sincera vicinanza, desidero rivolgere un commosso ringraziamento ai Volontari e agli operatori della CRI che parteciparono alle operazioni di soccorso dimostrando, ancora una volta, di saper fare la differenza, grazie quell’Umanità che da sempre guida le nostre azioni e che è il principio cardine del nostro impegno a prevenire e alleviare le sofferenze umane.