Presenza, ascolto, vicinanza, inclusività. Parole chiave che sono alla base dell’attività dei volontari e che hanno caratterizzato la presenza della Croce Rossa all’ExpoAid 2023, il più grande evento istituzionale del mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, in corso al Palacongressi di Rimini. Una due giorni in cui discutere della piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, della partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.

L’evento si è aperto ieri mattina con il taglio del nastro del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che hanno poi visitato gli stand. “Grazie alla nostra presenza capillare su tutto il territorio italiano e attraverso l’impegno dei volontari, vogliamo essere un punto di riferimento per tutte quelle persone con disabilità che, avendo anche altri tipi di vulnerabilità, si ritrovano a vivere spesso una condizione di marginalità sociale che inevitabilmente si ripercuote sulla qualità di vita e sul benessere psico-fisico, ma anche per i volontari stessi con disabilità, spesso coinvolti in attività di supporto a persone normodotate o in attività peer to peer”, ha detto il Consigliere Nazionale con delega ai partenariati e reti della Croce Rossa Italiana, Adriano De Nardis, accogliendo la premier allo stand.

“Tra i volontari CRI ci sono poi persone con diversi tipi di disabilità: il volontariato rappresenta un ponte per la loro inclusione alla cittadinanza attiva e, soprattutto, la loro presenza all’interno dell’Associazione gioca un ruolo fondamentale per i volontari tutti, che in questo modo riescono a comprendere e a conoscere meglio questa realtà e il valore aggiunto che l’Associazione ne trae. In questo modo si crea un approccio verso la disabilità alla pari e non di tipo assistenzialista”, ha aggiunto il Consigliere Nazionale.

Tante invece le voci dei volontari che si sono alternate allo stand della CRI, a conferma di come loro possano ricoprire un ruolo decisivo nell’individuare tutte quelle situazioni che in qualche modo restano completamente o parzialmente fuori dai circuiti del supporto più istituzionale e nel mitigare le conseguenze più rilevanti dell’essere sempre ai margini della comunità: il vissuto di solitudine e l’isolamento sociale.

“L’inclusione è un valore che deve permeare tutte le nostre attività, ragionare in chiave inclusiva ci permette di valorizzare tutti i talenti”, ha raccontato Alessandra, volontaria del Comitato CRI di Francavilla Fontana. “La mia esperienza in Croce Rossa inizia durante il lockdown: volevo fare mio il motto di essere ‘ovunque per chiunque’. Ci siamo resi conto delle enormi difficoltà che stavano vivendo i bambini in quel particolare momento e abbiamo organizzato delle dirette social per cercare di coinvolgerli, proponendo sfide e giochi e perfino un contest dove essere sulla sedia a rotelle o non avere la vista era un vantaggio”, ha proseguito la volontaria. “Sono entrata in CRI che ero avvocato e oggi, dopo quasi quattro anni, sono una felice insegnante di sostegno”, ha confessato poi Alessandra.

Afaf e Annalisa, volontarie del Comitato di Padova, hanno invece ripercorso l’esperienza del corso di LIS (lingua italiana dei segni) con l’Ente Nazionali per la protezione e l’assistenza dei Sordi. “A casa vivo problematiche di disabilità visiva, quindi avevo una motivazione forte personale alla base. È stata un’opportunità che mi ha arricchito tanto a livello personale, ha aperto gli occhi e la mente a me e a tutti i volontari che hanno partecipato”, ha detto Annalisa.

Nella vita sono un’insegnante di sostegno, quindi avevo già una predisposizione a voler comprendere mondi ‘nuovi’. Credo che la disabilità sia questo, la scoperta di altri mondi. Questo corso è stato fonte di ispirazione e ho portato questa esperienza anche alla Solferino Academy e ad un incontro della Federazione in Kenya”, ha spiegato Afaf.

Sono intervenute le Sorelle Cinzia Venturi, Ispettrice Regionale II.VV. della regione Umbria e Patrizia Pugnitopo, Ispettrice II.VV. di Gubbio portando la loro esperienza in un talk dal titolo “L’Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana e l’approccio alle vulnerabilità”. Hanno chiuso il programma dello spazio espositivo ed esperienziale CRI Antonio Andreoli Di Sovico e Lorenzo Evangelisti del Comitato di Gualdo Tadino insieme a due protagonisti del progetto “Abili Speciali… a teatro”, Massimo Mariucci e Alessio Gatti.

La rappresentanza della Croce Rossa all’ExpoAid ha portato il proprio contributo anche durante alcuni dei seminari del venerdì pomeriggio: dal modello LISA-Lavoro, Inclusione, Sviluppo, Autonomia per il supporto all’inclusione lavorativa delle persone in condizione di vulnerabilità, all’impegno quotidiano dei volontari con disabilità in tutti i Comitati sul territorio, passando per le attività che vengono portate avanti ogni giorno a sostegno delle persone con disabilità, come la telecompagnia.

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