“La Croce Rossa non è un bersaglio e non può esserlo. Rispettiamo la libertà di stampa, ma non possiamo non notare che si tende a fare della nostra Associazione un bersaglio con finalità di carattere politico. Il volontariato della CRI merita rispetto, ogni persona che appartiene alla Croce Rossa merita rispetto. Siamo e apparteniamo ad una lunga tradizione e la nostra storia non può essere tirata per la giacchetta con finalità strumentali alla contesa politica, che non appartiene alla Croce Rossa. Nel Lazio come in Lombardia e ovunque si voti la Croce Rossa non prende parte e mantiene il suo precipuo profilo di neutralità. Sparare sulla Croce Rossa significa indebolire una parte importante del Paese. Non vorremmo dover ricordare a quanti cercano di strumentalizzare la CRI, in questo momento, il ruolo che grazie ai nostri Volontari e a tutta l’Associazione abbiamo giocato durante l’emergenza della pandemia. In ogni Regione dove si vota facciamo gli auguri a tutti i candidati a Presidente senza distinzione alcuna e continuiamo il nostro lavoro e la nostra attività come sempre abbiamo fatto in questi anni anche grazie alla capacità di guida che ha avuto Francesco Rocca”.
Così il Presidente Rosario Valastro sulle notizie apparse su alcuni quotidiani di oggi e dei giorni scorsi.
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