In data 15 settembre 2022 è stata pubblicata la “Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Associazione della Croce Rossa Italiana Organizzazione di Volontariato” n°104 a cura della Corte dei Conti e a firma del Relatore e Consigliere Antonello Colosimo, relativa all’attività 2020 della CRI.
Con tale relazione la Corte dei Conti riferisce al Parlamento, ai sensi all’articolo 7 della legge del 21 marzo 1958 n. 259, sull’esito del controllo eseguito in relazione alla gestione finanziaria sull’esercizio 2020 dell’Associazione della Croce Rossa Italiana, nonché sulle vicende successive di maggior rilievo. La precedente relazione al Parlamento, concernente l’anno 2019, approvata con la determinazione del 17 novembre 2021, n. 120, è stata pubblicata in Atti Parlamentari, XVIII Legislatura, Doc. XV, n. 501.
Dal testo emerge innanzitutto la capacità della Croce Rossa Italiana, in un anno così delicato, di garantire la risposta operativa “h 24” su tutto il territorio nazionale, quale struttura operativa del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, attraverso il dispiegamento del personale specializzato, di strutture e materiali a supporto delle comunità colpite, garantendo un sistema integrato tra la struttura nazionale e le strutture regionali e territoriali, specie con i Centri operativi di emergenza e i nuclei di pronto intervento. Nel 2020, anzi, la CRI ha rafforzato il proprio sistema di previsione, prevenzione e risposta sul territorio e ha continuato a sviluppare e accrescere gli standard minimi in termini di capacità di risposta. É, inoltre, proseguito il piano di efficientamento e modernizzazione, con l’acquisto di materiali di ultima generazione e la manutenzione di quelli in uso. In particolare, la Sala operativa nazionale ha garantito nel 2020 la mobilitazione di 9.326 volontari afferenti ai diversi Comitati regionali, con riferimento a un totale di 2.522 eventi quali, esemplificativamente, alluvioni, incendi, meteo avverso, ricerca dispersi.
Altro aspetto analizzato è quello del ruolo centrale dell’Associazione nella risposta sanitaria all’emergenza Covid-19. La CRI ha in particolare svolto attività di biocontenimento ed implementazione degli ospedali da campo, assistenza sulle navi quarantena per 13.781 persone. Ha poi offerto servizio di supporto telefonico sanitario, garantendo in tal modo 1.092 servizi di consulenza medica, con copertura di almeno 12 ore di attivazione del servizio. E’ stato offerto supporto psicologico per operatori sanitari, garantito 12 ore al giorno 7 giorni su 7. Sono stati sottoscritti molteplici accordi e convenzioni. Tra questi si segnalano, per la consistenza dei contributi finanziati, la Convenzione Drive In Fiumicino, siglata il 1° settembre 2020 per un importo di euro 1.293.630, avente ad oggetto l’effettuazione di tamponi antigenici e molecolari, nonché la gestione del flusso informativo dei dati sanitari; Convenzione Usmaf e la relativa integrazione, sottoscritte con il Ministero della Salute per un importo rispettivamente di euro 1.051.728 e 912.895, allo scopo di prevenire, proteggere e fornire una risposta sanitaria alla diffusione internazionale di malattie tramite modalità commisurate e limitate ai rischi per la sanità pubblica.
Nonostante il grande impegno legato alla pandemia, la Croce Rossa Italiana ha operato per la diffusione della cultura della prevenzione e della protezione sanitaria, con lo svolgimento, tra l’altro, in tale settore di 849 corsi con la formazione di 15.850 volontari, la promozione della donazione volontaria di sangue e la realizzazione di progetti ed iniziative volte all’educazione alla salute e agli stili di vita sani (Campagna “Love REd”, lanciata in occasione della Giornale Mondiale dell’Aids; la Campagna “Ciak si rianima”, in occasione del World Restart a Heart Day; Campagna “Estate sicura”).
Con riguardo alle emergenze internazionali, il testo segnala il supporto in favore della Croce Rossa in Libano, a seguito dell’esplosione verificatasi a Beirut il 4 agosto 2020, con la fornitura di dispositivi di protezione individuale e beni di prima necessità, per un totale di oltre 6 milioni di tonnellate. L’Associazione è inoltre partner del progetto Pprd East 3, volto ad aumentare la resilienza ai disastri naturali e non (tra gli altri, terremoti, inondazioni, incendi boschivi e sotterranei, rischi ambientali e industriali) delle comunità in Paesi quali Ucraina, Moldavia, Bielorussia, Armenia, Georgia e Azerbaigian. Sul piano delle attività internazionali, si registra la partecipazione al gruppo di lavoro relativo all’International First Aid Attestation, la collaborazione al CRI for children, con la cura in Italia di pazienti pediatrici affetti da delicate patologie, nonché la partecipazione ai lavori del Reference Group on Global Healt e al gruppo di lavoro sul tema dell’Healthy Ageing.
Le attività sociali di quell’anno sono state orientate alla risposta della crisi sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, con l’erogazione di servizi di assistenza ai soggetti più fragili, alle cosiddette “nuove povertà”, anche previa elaborazione di un sistema di indicatori di povertà trasparente ed omogeneo a supporto dei volontari nelle attività di distribuzione dei beni e con la gestione di importanti donazioni. Nell’ambito della distribuzione di aiuti alimentari alle persone indigenti, l’Associazione coordina la rete di Comitati territoriali impegnati in questa attività grazie al Fondo europeo di aiuti alimentari agli indigenti (Fead), gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Fondo nazionale presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Ricopre, inoltre, un ruolo importante nell’ambito del Tavolo di coordinamento operativo del Programma operativo I del suindicato Fondo. Nell’ambito dell’inclusione, si registra l’avviamento del progetto Lavoro Inclusione Sviluppo Autonomia (LISA), progetto pilota in linea con la Strategia 2018-2030 e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’implementazione del progetto “Refuge LGBT” ha permesso di ospitare 14 ragazzi all’interno della casa di accoglienza e protezione temporanea.
Nell’ambito del controllo svolto dalla Corte dei Conti sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ai sensi dell’art. 7, comma 7, del d.l. 31 maggio 2021, n. 77, l’Associazione ha riferito di essere interessata a partecipare, come soggetto attuatore, alla realizzazione di interventi previsti dal suindicato Piano, con la partecipazione a gare. Ha in proposito istituto, con il provvedimento segretariale del 5 gennaio 2022, ai sensi dell’art. 10.1 del regolamento di organizzazione, l’Unità di progetto “Sviluppo Azioni PNRR”, a diretto riporto del Vice-Segretario generale, finalizzata allo sviluppo e alla realizzazione di nuove progettualità che trovino copertura nel PNRR.
Situazione patrimoniale-finanziaria
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, l’attivo cresce del 13,9 % rispetto al 2019, grazie all’incremento nelle disponibilità liquide ascrivibile alla crescita dei depositi bancari e postali, a fronte delle donazioni ricevute dall’Associazione nel 2020, vincolate all’emergenza Covid-19, e all’incasso, pervenuto nel dicembre 2020, del primo acconto relativo alla Convenzione con il Ministero della Salute/Mef. Il patrimonio netto a chiusura di esercizio è in significativa crescita rispetto al precedente. Anche il valore della produzione cresce in modo rilevante rispetto al 2019, con un aumento del 68,2 %. Ciò si deve principalmente alla crescita dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, la cui variazione positiva si deve, tra l’altro, alle numerose convenzioni sottoscritte con le pubbliche amministrazioni, nonché alle donazioni ricevute per fronteggiare l’emergenza pandemica. La voce accoglie anche i ricavi connessi alla Convenzione con il Ministero della Salute e con il Ministero della Difesa ai sensi dell’art. 8 d.lgs. 178 del 2012.