8 marzo, Francesco Rocca: “Le donne sono spesso esposte alla violenza e al disagio, ma sono anche il motore da cui ripartire”

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“Un giorno da commemorare e 364 per agire. La Giornata Internazionale della Donna deve servire a ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le violenze e le discriminazioni di cui sono vittime affinché si agisca in maniera più consapevole e concreta per tutto il resto dell’anno. Milioni di donne hanno pagato e continuano a pagare un prezzo molto alto, ad esempio, nei conflitti in corso: violenza, inclusa quella sessuale; sfollamento forzato; perdita o scomparsa dei propri cari; privazione della libertà. Ma anche se la guerra pone queste donne in situazioni di pericolo, loro non sono necessariamente vulnerabili o vittime. A volte giocano un ruolo attivo e molte di loro sono state, e sono tuttora, tra coloro che portano aiuto e protezione alle vittime.Come Presidente della Croce Rossa Italiana ne ho incontrate e ne incontro ogni giorno tante. Donne vulnerabili per la loro condizione sociale ed economica, ma allo stesso tempo forti e coraggiose. E donne che sacrificano la propria vita per metterla a disposizione degli altri. Ogni giorno la CRI agisce e parla a tutte loro o attraverso di loro che sono, sempre più spesso, le più esposte alla violenza e al disagio, ma anche il motore da cui ripartire. E allora dedico a tutte le donne della Croce Rossa Italiana le parole del nostro fondatore Henry Dunant “Niente le ha fatte arretrare, niente le ha stancate o scoraggiate, e la loro dedizione modesta non ha tenuto conto alcuno né di fatiche, né di fastidi, né di sacrifici”.Così Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

  

  

     icona croce rossaGuarda l’album #8marzo #IWD2016.     

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