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Siria, CICR: “Le strutture sanitarie e i civili non sono un obiettivo militare”

Un uomo trasporta un ferito in mezzo alle macerie ad Aleppo Credit: REUTERS / Abdalrhman Ismail
Un uomo trasporta un ferito in mezzo alle macerie ad Aleppo Credit: REUTERS / Abdalrhman Ismail

Le notizie che arrivano dalla Siria raccontano di ospedali ripetutamente colpiti e non rispettati. Il Comitato internazionale di Croce Rossa (CICR) ha ribadito negli ultimi giorni che “le strutture sanitarie e i civili non sono un obiettivo militare”.Marianne Gasser, capo delegazione del CICR in Siria, alcuni giorni fa ha denunciato la grave situazione intorno ad Aleppo dove “bombardamenti pesanti e indiscriminati stanno causando un numero imprecisato di vittime civili”. Marianne Gasser ha anche raccontato che “ogni quartiere della città è finito sotto la linea del fuoco nel corso degli ultimi giorni e che le infrastrutture vitali sono state colpite più volte”.“La situazione è devastante e sconvolgente. Abbiamo sentito che decine di civili vengono uccisi e feriti ogni giorno a causa di bombardamenti, colpi di mortaio e razzi. Il bombardamento è costante. La violenza minaccia centinaia di migliaia di persone, case e mezzi di sussistenza”, ha detto Marianne Gasser.Negli ultimi giorni sistemi idrici, ospedali, abitazioni civili, magazzini, centri per le ambulanze ed edifici pubblici sono stati distrutti o danneggiati su entrambi i lati delle linee del fronte. Pazienti e operatori sanitari sono stati uccisi o feriti. I medici e il personale medico stanno lavorando senza tregua per far fronte all’afflusso di feriti, mentre molti ospedali danneggiati non funzionano più. Molti feriti o malati cronici non possono raggiungere le strutture sanitarie, mentre intere aree civili sono tagliate fuori da beni e servizi essenziali per la loro sopravvivenza.Le emergenze negli ospedali aumentano e i civili su tutti i lati della linea di fuoco stanno lottando per trovare un riparo, cibo e cure mediche. Il CICR, insieme alla Mezzaluna Rossa siriana, sta lavorando senza sosta per fornire aiuto e ripristinare o mantenere i servizi essenziali, ma sta avendo difficoltà a raggiungere molte aree a causa della violenza. “Nessun adulto, né tanto meno un bambino, dovrebbe essere costretto a vivere tutto questo. La gente sta cercando di sopravvivere, nonostante la situazione sia disperata. Tutte le parti in conflitto, e tutti quelli che hanno un’influenza su di loro, devono smettere di ignorare le leggi di guerra. I civili e le infrastrutture civili devono essere protette”, ha concluso il capodelegazione del CICR in Siria.

 

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