Terremoto Centro Italia – la gratitudine di Ancarano di Norcia per i volontari di Croce Rossa.
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“Dopo pochi giorni che eravamo a Norcia, ci giunge la segnalazione della piccola comunità di Ancarano di Norcia, che aveva dovuto abbandonare le abitazioni dopo il sisma del 30 ottobre e che fino a quel punto era in un precario regime di autogestione. Insieme ad altri volontari, siamo partiti immediatamente”. A parlare è Gianni Meloni, volontario Croce Rossa della provincia di Sassari facente parte del NOIE Centro, che ha messo a disposizione degli abitanti della piccola frazione di Norcia tutto il suo impegno e la sua passione. “Ancarano è piuttosto isolata e distante dal centro di Norcia. Una volta giunti sul posto abbiamo visto che i circa cento cittadini si erano sistemati nella tenda della Protezione Civile che era stata allestita dopo il terremoto del 24 agosto. Insieme agli altri volontari – spiega – abbiamo fatto da ‘pionieri’ e creato, praticamente partendo da zero, un campo di accoglienza completo”. Gianni, che svolge la funzione di capo campo, è sul posto insieme ad oltre 20 volontari CRI, tra cui Alessia Bruni, Emergency Manager e coordinatore del NOIE Centro. Proprio ad Ancarano, nei giorni scorsi, ha fatto tappa per una visita anche il Cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“In poco tempo abbiamo montato altre tende, un modulo cucina che continua a preparare e servire centinaia di pasti al giorno, garantito a tutti assistenza e conforto. Teniamo conto delle esigenze di queste persone, dalle più piccole a quelle più articolate. Ad esempio, tra gli ospiti del campo ci sono diversi anziani, bambini, pazienti oncologici che necessitano di cure e attenzioni costanti. Abbiamo allestito un piccolo punto di assistenza sanitaria, visto che per molti è difficoltoso raggiungere il paese. Proseguono anche le attività di supporto psicologico, più che mai necessarie per consentire alle persone di comprendere e affrontare al meglio la difficile situazione”. Gianni Meloni si occupa di tutto, indaffarato senza tregua ad accertarsi che ogni cosa sia in ordine e che agli ospiti non manchi nulla. “Gli impianti di riscaldamento istallati nel campo ci consentono di neutralizzare il freddo, che qui si fa sentire molto. Per i più piccoli, circa 15 tra bambini e adolescenti, i nostri volontari hanno predisposto una ludoteca nella quale sono state organizzate numerose iniziative tra cui cinema e karaoke. Sappiamo bene che la situazione non è facile, ma ci stiamo adoperando con tutte le forze per assisterli al meglio. Naturalmente, ci muoviamo in coordinamento con la Sala Operativa Nazionale e con il Dipartimento di Protezione Civile”.
Che tipo di rapporto si è instaurato con la gente di Ancarano? “Ormai siamo un tutt’uno con queste persone e tra di noi – risponde – c’è grande sintonia. Dopo un’iniziale fase di ambientamento si è via via creato un rapporto molto stretto e ne siamo molto felici”.Anche gli abitanti di Ancarano hanno voluto dimostrare concretamente la loro gratitudine e il loro affetto verso i volontari. In una lettera indirizzata al Presidente nazionale di Croce Rossa, Francesco Rocca, esprimono i “ringraziamenti di tutta la popolazione di Ancarano, per il lavoro che la Croce Rossa sta svolgendo nel nostro piccolo paese”. Inoltre, nella lettera viene definito “Veramente apprezzabile ed encomiabile l’adeguato approccio psicologico con cui ogni singolo volontario ha operato. In particolare il nostro ringraziamento va al Capo Campo, integerrimo carabiniere dal cuore d’oro Gianni Meloni, partito dalla Sardegna per aiutarci, sempre presente e pronto a soddisfare ogni piccola e grande necessità”.
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