Emergenza neve: tra assistenza alla popolazione e operazioni di soccorso sono centinaia i volontari CRI in azione.
Quasi 250 volontari e operatori della Croce Rossa Italiana arrivati da fuori per aiutare nelle operazioni di soccorso e assistenza, cui vanno sommate le forze già presenti sul territorio e appartenenti ai comitati locali: le attività per fronteggiare l’emergenza neve, aggravata dalle forti scosse di terremoto del 18 gennaio, non si fermano mai.In coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile, la Sala Operativa Nazionale della Croce Rossa continua a monitorare l’evolversi delle varie dinamiche e rimane in contatto con le unità territoriali per stabilire modalità di azione e mezzi da impiegare.
La situazione più delicata resta in Abruzzo, dove una valanga generatasi a Farindola (Pescara) ha travolto l’Hotel Rigopiano. Uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino sono al lavoro per raggiungere quanto prima le persone rimaste coinvolte nella sciagura; gli operatori sono riusciti ad entrare in contatto con alcuni superstiti. All’interno del Comitato locale della Croce Rossa di Penne, a poca distanza dal luogo della slavina, sono stati costituti il Centro Operativo Comunale e il Centro di Comando Avanzato. Si è provveduto alla fornitura di pasti caldi ai soccorritori e ad allertare le squadre di supporto psicologico, che sono attive nell’assistenza alla popolazione e ai parenti delle persone rimaste coinvolte dalla valanga, che stanno in queste ora raggiungendo la zona. Altri crolli di tetti e stalle sono stati registrati a causa del peso della neve e delle scosse sismiche e, inoltre, nel territorio comunale è stata aperta una struttura di accoglienza dove poter passare la notte.
Critica la situazione anche nel teramano: le squadre SMTS (Soccorso con Mezzi e Tecniche Speciali) sono entrate in azione su praticamente tutta la zona ed in particolare nel Comune di Torricella. Gli operatori hanno percorso diversi chilometri sulla neve fresca con ogni mezzo possibile, per raggiungere le persone rimaste isolate e bloccate, fornendo loro ogni tipo di assistenza, dai farmaci ai pacchi viveri. Impiegate diverse motoslitte. Una donna di circa 80 anni, raggiunta in una zona isolata, ha accolto i soccorritori dicendo di essere abituata alla neve, ma di non averne vista mai così tanta. L’anziana signora, mostrando il cellulare spento, ha poi detto che, purtroppo, in questo caso le ‘tecnologie moderne’ non sono servite a molto. Con il progressivo sgombero delle strade, gli operatori SMTS stanno gradualmente raggiungendo i punti più alti resi impraticabili dalla neve.
Centri operativi comunali aperti anche in altre zone dell’Abruzzo. Nelle aree di Chieti, Cepagatti e Spoltore sono stati allestiti centri di accoglienza per la popolazione e servizi assistenziali di base. Si lavora ugualmente nei territori de L’Aquila, Giulianova, Roseto, Lanciano, Sulmona. Nelle scorse ore, alcuni soccorritori provenienti dal Comitato CRI di Pescara hanno effettuato un intervento di salvataggio di una coppia di anziani coniugi di Villa Celiera, che rischiavano l’intossicazione da monossido di carbonio.Nel frattempo, sono giunti presso il Polo Logistico di Avezzano 10 tra richiedenti asilo e titolari di protezione e altri 10 sono in arrivo: formati come volontari CRI nel centro di Settimo Torinese, stanno stoccando nei magazzini tutti i materiali che vengono inviati nei territori interessati.A partire da oggi, le condizioni meteo sono in leggero miglioramento: questo dovrebbe favorire tutte le operazioni di soccorso in atto.