L’impegno della Croce Rossa Italiana per i detenuti: “Tornino protagonisti della loro vita”.
Il carcere non è un contenitore. I detenuti non sono oggetti ma persone che, presto o tardi, torneranno a far parte del nostro tessuto sociale ed economico. “Noi possiamo e dobbiamo aiutare questi individui a tornare finalmente protagonisti della loro vita: un impegno che abbiamo assunto con entusiasmo e per il quale lavoriamo ogni giorno”. A parlare è Fabio Nieddu, presidente della CRI di Pescara, che illustra le attività del comitato locale in collaborazione con il carcere cittadino.“Nel 2010 – dice Nieddu, che è anche il Garante Comunale per i diritti dei detenuti – stipulammo un Protocollo d’Intesa con la casa circondariale di Pescara, per dare una precisa identità al lavoro dei nostri volontari in favore dei detenuti. All’interno del comitato si è costituito un vero e proprio ‘Gruppo Carcere’, oggi formato da una ventina di componenti, che è impegnato in numerose attività, tra cui anche la formazione del personale della casa circondariale, ad esempio in tema di primo soccorso. Ma è sui detenuti – prosegue – che si concentra principalmente la nostra azione, attraverso un supporto che va in due direzioni: sostegno alle famiglie e assistenza specifica alla persona. Per quanto riguarda i nuclei familiari, interveniamo tempestivamente laddove si verifichino situazioni di bisogno o necessità”.I componenti del ‘Gruppo Carcere’ della CRI di Pescara, prima di entrare in azione, affrontano un cammino formativo che li rende idonei ad affrontare questa missione così delicata, in costante collaborazione con le strutture della casa circondariale, con la direzione, il team di psicologi e l’area rieducativa.“L’assistenza al detenuto – dice Fabio Nieddu – è duplice: da un lato c’è l’accompagnamento e dall’altro le attività di aggregazione e formazione. L’accompagnamento si riferisce ai permessi premio di qualche ora, di cui il soggetto può beneficiare. Durante questi momenti, magari facendo una passeggiata o andando insieme a mangiare qualcosa, i volontari entrano in contatto più diretto con la persona, la conoscono, riescono a comprendere le circostanze che l’hanno condotta a deviare dal cammino della legalità. Nel campo degli eventi aggregativi, inoltre, abbiamo organizzato numerose attività: nell’anno appena concluso si è tenuto con successo un corso di Inglese e, a breve, partiremo con un corso di Informatica. Non sono mancati appuntamenti all’insegna dello svago come il ‘talent show’, tombolate natalizie e altre attività mirate”.E proprio l’impegno nell’ambito dell’assistenza alla popolazione carceraria sarà uno dei temi degli Stati Generali del Sociale della Croce Rossa Italiana, che si terranno a Roma il 28 e 29 Gennaio. I detenuti hanno il diritto di usufruire di ogni opportunità che li aiuti a rientrare nella società da individui autonomi: anche in questo caso la Croce Rossa Italiana, con i suoi volontari e operatori, può giocare un ruolo significativo.