Estate 2019: il servizio della CRI Ascoli in bicicletta
Il primo servizio di assistenza su 2 ruote che nasce da chi non è mai stanco di aiutare e di pedalare. “L’obiettivo generale è quello di creare un servizio di assistenza sanitaria innovativo ed ecosostenibile – spiega Cristiana Biancucci presidente del Comitato CRI di Ascoli Piceno – e nello specifico, il servizio, ha come obiettivo quello di migliorare il soccorso rendendolo più tempestivo. Con l’ausilio della bicicletta si possono raggiungere luoghi prima impensabili con un automezzo, come ad esempio le piazze affollate e le nostre rue (vicoli)” . Un servizio dal triplo risvolto sociale, sanitario ed ambientale in quanto il soccorso arriva su 2 ruote senza emissioni di CO2. “Prima di tutto è giusto ringraziare i volontari della CRI che ogni giorno si alternano in questa attività importante per la città e chi ci ha dato la possibilità reale di svolgere il servizio. Con questo progetto il Comitato CRI di Ascoli Piceno – prosegue la Presidente Biancucci – si adegua in modo propositivo anche alla trasformazione della città nella sua vita di tutti i giorni. Siamo convinti della bontà di questa iniziativa che va a vantaggio dei cittadini e della salvaguardia della loro salute”. Non sono mancate parole di apprezzamento da parte dei cittadini che hanno chiamato per ringraziare pubblicamente i volontari che hanno informato sulle buone prassi da seguire per fronteggiare le ondate di calore. Inoltre, considerato l’enorme successo che ogni anno riscuote l’attività, si coglie l’occasione per invitare aziende e privati a un contributo per l’acquisto di bici con pedalata assistita e abbigliamento tecnico.
Nel corso dell’attività sono stati coinvolti 30 volontari che, utilizzando 4 bici, hanno effettuato 400 misurazioni di pressione e 9 interventi sanitari.
“Grazie alla bicicletta abbiamo potuto raggiungere luoghi prima impensabili con un automezzo – racconta Claudio Stipa volontari CRI Ascoli – Gli anziani ci hanno sempre accolto con entusiasmo, molti turisti si sono fermati per scattare foto e complimentarsi con noi e tanti volontari di altri Comitati hanno intenzione di replicare l’attività nei loro territori”.