Il Commissario Tronca alla mostra sulla Grande Guerra
Il Commissario Straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, accolto dal Generale Danilo Errico, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, si è recato presso il Museo Storico della Fanteria in Piazza S. Croce in Gerusalemme, per visitare le due mostre dedicate alla “Grande Guerra”: la prima, organizzata dall’Esercito intitolata “Bollettino 1268. Il confine di carta” che rimarrà aperta fino al 4 novembre del 2018, la seconda, invece, dal titolo “Il Corpo Militare della C.R.I. nella Grande Guerra: una storia fatta di uomini”, che rimarrà aperta al pubblico fino al 29 febbraio 2016.L’Esercito, in occasione del Centenario della Grande Guerra, ha voluto realizzare una mostra dal titolo commemorativa che rappresenta il conflitto a partire dai suoi protagonisti ovvero i tanti uomini che, anche non essendo votati alle armi, imbracciarono il fucile per combattere sul fronte, in risposta all’appello del Paese. Il bollettino della vittoria, il numero 1268, sancì la fine della guerra ed è stato assunto quale emblema della mostra, quale memoria dell’istante in cui l’Italia tutta si strinse unita e commossa attorno alla propria Bandiera, guardando alla pace come a un’enorme conquista.Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha realizzato, invece, una mostra con fotografie, oggetti e attrezzature inerenti le attività di soccorso svolte nel corso della Prima Guerra Mondiale per illustrare e mettere in luce l’imponente mole di lavoro svolto in soccorso di tutti coloro che furono vittime delle vicende della guerra: militari al fronte, militari feriti e malati ricoverati negli ospedali territoriali, o civili colpiti dalla violenza della guerra. Un soccorso fornito ininterrottamente dal 24 maggio 1915, fino a tutto il 1919.Nel corso della visita il Commissario Tronca ha affermato: “Le trincee del Primo Conflitto Mondiale raccontano atrocità ma hanno rappresentato anche il luogo di coesione nazionale tra siciliani e veneti, tra romani e milanesi che si incontravano per la prima volta combattendo per un’unica Patria. Dobbiamo ispirarci a quei valori e investire sempre sui giovani e sulla cultura per avere un’Italia consapevole della sua grande storia”. fonte: sito ufficiale dell’Esercito
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