RFL – Hamid e Rahama di nuovo insieme
Primo caso di ricongiungimento familiare al Campo Roya di Ventimiglia
Finalmente Hamid potrà riabbracciare Rahama. Presto saranno di nuovo insieme, come una famiglia “normale”. Attendeva questo momento da luglio, questo ragazzo sudanese di 28 anni, da quando era arrivato al Campo Roya di Ventimiglia, senza un cellulare, con pochi indumenti e tanta angoscia.Il giorno in cui Hamid Abakr era arrivato a Ventimiglia aveva chiesto aiuto agli operatori della Croce Rossa Italiana per rintracciare sua moglie Rahma, della quale aveva perso le tracce pochi giorni prima, durante la traversata del Mar Mediterraneo.Grazie al servizio di Restoring Family Links, che permette ai migranti del campo di mettersi in contatto con i familiari sparsi nel mondo, infatti, Hamid ha potuto rintracciare la moglie a Vaasa, in Finlandia, e parlarci al telefono.“Nel momento in cui Hamid ha potuto riascoltare la voce della moglie abbiamo visto di nuovo la gioia e la speranza nei suoi occhi”, racconta Walter Muscatello, responsabile del Campo Roya. “Poi siamo riusciti anche a far venire Rahama a Ventimiglia ad agosto”, spiega Muscatello. “Sono stati qualche giorno insieme e dopo lei è ripartita”.Dopo il disbrigo delle formalità burocratiche da parte della Prefettura e della Questura di Imperia – con l’ausilio della Croce Rossa – Hamid ha finalmente ottenuto il visto per raggiungere la piccola località finlandese. “Era una lettera che attendevamo da tempo quella che è arrivata oggi”, ha rivelato il responsabile del Campo. “Anche perché è il primo caso di ricongiungimento familiare nel Campo Roya”.Così, ora, Hamid può tornare a sognare una vita normale in Finlandia. “Studierò per diventare avvocato”.