Tunisia, conclusa con successo la missione della Croce Rossa Italiana all'ITRC Transit Camp di Ras Jadir. Potabilizzati oltre 165.000 litri di acqua

Ottantasette giorni dal mattino in cui si è cominciato a montare il campo a Ras Jadir  alla serata di  giovedì,  30 giugno,  quando l’ultimo container è stato caricato per il prossimo rientro a casa.Vento, sabbia e caldo desertico hanno accompagnato la missione di Croce Rossa Italiana al confine libico-tunisino. Attrezzature, mezzi e personale hanno retto ed hanno portato un contributo sostanziale ai profughi provenienti dalla Libia.In concreto siamo riusciti a produrre oltre 120.000 pasti e a potabilizzare più di 165.000 litri d’acqua.Per poter fare tutto ciò la Croce Rossa Italiana si è avvalsa di 87 operatori che si sono avvicendati in 3 contingenti. Sono stati utilizzati: una cucina con un potenziale produttivo di 10.000 pasti al giorno, 3 potabilizzatori d’acqua, una decina di tende container per la logistica, 25 automezzi, di cui 2 per il movimento terra e uno per la movimentazione delle merci, quest’ultimo, peraltro, è risultato indispensabile anche alla logistica dell’intero sistema d’aiuti internazionali nei campi di Ras Jadir.Una autocolonna di 261 metri, che martedì 6 luglio salperà da Tunisi per il rientro in Patria.Dopo una giornata estenuante caratterizzata da alcuni imprevisti come la rottura del motore di un automezzo che ha bloccato nelle strade tunisine il convoglio per quasi tre ore, da ieri l’intera autocolonna è ferma a Tunisi presso i magazzini della Consorella Tunisina.Ogni uomo o donna di Croce Rossa impegnato, nel transit camp di Ras Jadir, ha dato il suo più grande contributo affinché l’intera operazione si concludesse con il consueto successo che suggella ogni intervento della CRI in ambito internazionale.Spesso ci si chiede il  perché si continui a effettuare questo tipo di attività e di lavoro rimanendo fuori di casa mesi, sacrificando amicizie e affetti personali. Ieri dopo aver trascorso 16 ore sotto il sole, dirigendo un autocolonna di 22 mezzi e 31 persone, mi sono ricordato il perché… Solo una grande organizzazione fatta di grandi uomini e donne, come la nostra, può trasformare l’utopia in realtà!Antonio MorroneTeam leader Tunisia

  

  

          

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