Si è recentemente conclusa la novantaseiesima Adunata Nazionale degli Alpini, un evento che ha trasformato la città in un grande teatro di memoria, solidarietà e spirito di corpo. Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana – in prima linea il I° Centro di Mobilitazione Piemonte e Valle d’Aosta e una delegazione del Comando Centrale di Roma – ha ricoperto un ruolo chiave nell’intera manifestazione, distinguendosi per l’efficacia del supporto sanitario, la qualità della logistica e la solidità della rappresentanza militare.
Dall’8 maggio, il Corpo Militare è stato operativo con il 1° Nucleo Sanitario di pronto impiego, rimasto attivo fino alla mattina del 12 maggio. Questo dispositivo ha garantito un’assistenza sanitaria rapida e qualificata, lavorando in piena sinergia con la rete dei posti medici avanzati della Croce Rossa.
I soccorritori militari del Piemonte sono stati impiegati su tre postazioni mediche e inseriti nelle squadre sanitarie a piedi, contribuendo in maniera significativa alla sicurezza sanitaria dell’evento. Solo nella giornata conclusiva si sono registrate oltre 90mila presenze, per un totale di circa 250mila accessi nella Cittadella degli Alpini e in quella della Protezione Civile durante le tre giornate.
Accanto all’impegno sanitario, il personale non sanitario ha svolto un ruolo imprescindibile nella gestione logistica del Villaggio CRI. Logisti e autisti militari hanno assicurato la mobilità dei mezzi, i rifornimenti, l’assistenza tecnica e la gestione dei materiali, operando in modo discreto ma fondamentale per il funzionamento dell’intera macchina organizzativa.
La presenza del Corpo Militare è stata forte anche a livello istituzionale. Il 9 maggio, in occasione dell’Alzabandiera delle ore 9:00, i vertici del Centro di Mobilitazione Piemonte e Valle d’Aosta erano presenti per l’apertura ufficiale dell’Adunata. La delegazione ha poi partecipato all’inaugurazione della Cittadella Militare e ad altri momenti solenni, come l’arrivo della bandiera di guerra alle ore 19:00, salutato da una rappresentanza del Comando. Tali momenti hanno sottolineato il riconoscimento ufficiale della CRI militare come componente essenziale del sistema di risposta nazionale.
Il giorno della sfilata, un plotone di 25 militari guidati dal Capitano Comandante Rino Plateroti ha marciato in apertura del primo gruppo, accanto alla Fanfara della Croce Rossa Italiana, diretta dal Capitano Paolo Garnerone, e a un plotone delle Infermiere Volontarie della CRI. Un’immagine ordinata, composta e carica di significato, che ha reso visibile al pubblico il volto militare e umanitario della Croce Rossa, espressione autentica della sua doppia missione.
Il contributo del Corpo Militare CRI alla 96ª Adunata degli Alpini non si esaurisce con la sola presenza fisica. È la manifestazione di un’identità costruita sull’efficienza operativa, su una preparazione solida e su una cultura del servizio che unisce disciplina militare e spirito umanitario.
Un impegno che non si limita a un singolo evento, ma che continua quotidianamente nella difesa dei valori fondamentali della Repubblica e nella tutela della salute e della sicurezza collettiva. Ancora una volta, il Corpo Militare della CRI ha dimostrato cosa significa esserci, con discrezione e determinazione, dove il Paese ha bisogno.